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Alta pulverea, sudorĭ dupà fruntea luĭ ștergând |
Că Saul el este suflet |
A mostrar gli erculei sforzi del traduttore per ridare tutte le bellezze della tragedia alfieriana (anche quelle che le derivano dall’armonia del verso e della strofe) basterebbe invero questa sola citazione; voglio ad ogni modo riferire a titolo di curiosità, un brano della canzone seguente, dove le rimalmezzo rendono più che mai difficile una traduzione ritmica1.
I versi che riporteremo corrispondono a quelli bellissimi dell’Alfieri, che incominciano: Veggio una striscia di terribil fuoco:
Văz o volvoare grozav întinde focul, |
- ↑ La versione è tutt’altro che fedele, anzi, a farlo apposta, è questo uno dei pochissimi punti, nei quali Aristia non vede chiaro nel testo. Riportiamo dunque il brano al solo scopo di mostrare come il traduttore si proponesse di riprodurre alla meglio in rumeno le particolarità metriche della canzone di David.