Pagina:Ortiz - Per la storia della cultura italiana in Rumania.djvu/333


323


Un suo compatriota dunque, e, a quanto è lecito supporre dall’aver egli accettata la dedica di un’opera di tal genere, affiliato a quella Ἐταιρία, che, largamente diffusa nei Principati danubiani, vi sparse i primi germi delle idee di libertà e di indipendenza al tempo stesso che preparava la riscossa della Grecia dal giogo secolare impostole dalla potenza mussulmana. Un certo odore di Ἐταιρία spira invero assai chiaramente dalle parole che seguono della dedicatoria: Ὅυχι σήμερον πρώτην φορὰν Φιλογενέστατε ΓΕΩΡΓΙΕ, ἐπληρωσες τὸ πρὸς τὴν πατίδα χρέος Σοῦ. Μάρτυρες τῶν λόγων μου εἶναι οἳ παρὰ Σοῦ τρεφόμενοι μαθηταὶ, καῖ οἱ σταλθέντες νέοι εἰς τὴν φωτισμένην Εὐρώπην, διὰ νὰ πολλαπλασιάσωσι τὰ φῶτα εἰς τὸ γένος. Ἔργα τῷ ὄντι γενναῖα καὶ πατριωτικά!„1

Di che patria intendeva parlare il buon Χριστόφορος? A mio vedere egli si riferiva alla Grecia, il che ad ogni modo non toglie, che, con la presentazione di quell’opera così bene accolta sulle scene di un teatro rumeno, egli non intendesse compiacersi col compatriota dei buoni successi, che l’Ἐταιρία aveva cominciato a ottenere nei Principati danubiani2.



  1. Σίλλογη διαφορῶν τραγῳδιῶν.
  2. Cfr. Filimon, Ciocoii vechi si noui, Capitolul XXXI: Alexandru Ipsilant și Eteria grecească, pp. 283-84: „Planul acesteĭ revoluțiunĭ era să rescoale toate popoarele din Orient, și la zi hotărîtă să se arunce asupra Turcilor și să ’ĭ sdrobească deodată”. [„Il piano di questa rivoluzione era di sollevare tutti i popoli dell’Oriente, e a un giorno stabilito piombare (insieme) sopra i Turchi, e annientarli d’un colpo”]. Fra le persone scelte dal Comitato Rivoluzionario per dirigere il moto insurrezionale, si trovava Alessandro Ipsilanti. „El.... căta să treacă Dunărea prin România, ca să revolteze populațiunile slave din Turcia, și pus în capul lor să străbată Bulgaria, Tracia și Macedonia, spre a se uni cu Greciĭ din Elada, Epir și Thesalia, și a combate împreună și cu succes armatele otomane puse în confusiune prin această generală insurecțiune”. [„Egli.... si proponeva di passare il Danubio in Rumania, sollevare le popolazioni slave sottoposte alla Turchia, e, messosi alla loro testa, scorrere la Bulgaria, la Tracia, e la Macedonia, per quindi unirsi coi Greci dell’Ellade, dell’Epiro e della Tessaglia, e combattere insieme vittoriosamente gli eserciti ottomani storditi da questa generale insurrezione”]. Ciò si riferisce all’anno 1821, ma è chiaro, che, fin dal 1819-20, l’Ἐταιρία si proponeva un’azione combinata di tutte le popolazioni balcaniche contro la Turchia. Bisogna però avvertire che in Rumania i successi di questa società non furono troppi, almeno per ciò che riguarda l’accordo rivoluzionario coi Greci. Ciò per diverse ragioni, prima fra le quali il disprezzo che i Greci ostentavano per i Rumeni e le idee di pan-ellenismo che gli eteristi, assai poco prudentemente, non si facevano uno scrupolo al mondo di manifestare. Ab-