Pagina:Ortiz - Per la storia della cultura italiana in Rumania.djvu/192

182


Fu probabilmente il Signor Hermann, che di vita studentesca doveva da buon tedesco intendersene, che persuase il Cantacuzino a sostituire il malinconico soggiorno presso il prete, con quello ch’io non so non figurarmi se non allegro... anche troppo presso la Signora Virginia. Dapprima il Cantacuzino abitò 1 nella camera occupata dall’Hermann, finchè, fattasi libera un’altra, potè entrarne in possesso. Rimase molto il Cantacuzino presso la signora Virginia? Non sappiamo e non paiverosimile, poi che la permanenza a Padova del nostro scolaro non pare essersi protratta oltre il luglio di quell’anno. Ad ogni modo, possiamo argomentare dal fatto che solo nel marzo 1668 lo vediamo far vita comune con un condiscepolo d’altra nazionalità, che furon proprio i mesi ch’egli trascorse nella nuova abitazione, quelli nei quali cominciò a prender parte alla vita scolaresca padovana.

δ) La biblioteca d’uno studente rumeno nella Padova studiosa del secolo XVII.

Da principio infatti sembra che si tenesse in disparte, menando vita ritirata e studiosa, preoccupato forse delle molteplici e non lievi difficoltà che incontrava nello studio di discipline, che richiedevano ben altra preparazione, che non potesse essere la sua. Il che appare anche dalla seguente lista di libri, fra i quali non manca nè la grammatica latina, nè il calepino, ai quali, nei primi tempi del suo soggiorno a Padova, dovette secondo ogni verosimiglianza, ricorrer di frequente per intendere il latino de’ suoi testi di filosofia e di legge:

1667, Lugl., 1. Qui si fa il catalogo dei libri che compro, quanti e quanto ciascuno, fino all’ultimo, sia pure il più piccolo:

1. Gli „adagi”, cioè i „proverbi” di Erasmo libre 5=
2. Gli „elogi dei Signori veneziani 6=
3. I „Proghimnasmata” di Athanasios sol. 4
4. L’Iliade e l’Odissea di Omero, greco-latine 12
5. Una „grammatica” di Manuel, latina 2
6. Una gramatica” (di) Lascaris, greca 3=
7. Un calepino 12
  1. „E da Venezia son tornato l’8 maggio; e sono stato nella medesima camera di Herman”. Cfr. Operele lui Constantin Cantacuzino publicate de N. Iorga, București, Minerva, MCMI, p. 10.