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c) Uno studente rumeno a Padova e la cultura italiana alla corte di Constantin-Vodă Brâncoveanu.

α) Grandezza e decadenza dell’Università di Padova.

Non c’è chi non ricordi un epigramma del Navagero1 (1483 — 1529) composto in occasione del saccheggio fatto dai soldati dell’imperatore Massimiliano della celebre ed antichissima università:

Te seplicornis Danubii accola,
te fulva potant flumina qui Tagi
longeque semoti Britanni
cultum animi ad capiendum adhibant.

Orbene, fra gli „accotae" del setticorne Danubio, non ultimi sono, con i Polacchi2, i Rumeni3. Abbiamo già visto che lo

  1. Opera omnia, p. 188 dell’ed. veneta del 1754.
  2. Intesa nel senso largo, in cui l’ha certo usata il Navagero, possiam comprendere fra gli accolae seplicornis Danubii anche i Polacchi, che, coi popoli danubiani, confinano.
  3. Compresi naturalmente quelli di Transilvania. Nei „Fontes rerum Transylvanicarum (Erdèlyi Törtènelmi Forrasok) cominciati a pubblicare il 1911 dal Dott. Andreas Veress di Kolozwar che consterà di 50 volumi (ne sono apparsi finora quattro), vedo annunziato sotto il No. 5: „Matricula et acta Transylvanorum Hungarorumqae in Universitate Palaviana studentium. A paduai egyetemen járt Erdé y és magyarorszàgi tanulók anyakönyve és iratai(1264— 1837), che certo contribuirà a rischiarar molti punti oscuri nelle relazioni intellettuali italo-runiene. Il volume è in corso di stampa e tutto fa credere che assai presto potremo farne tesoro. I voll. 17— 19 conterranno le: Relationes missionariorum catholicorum in Moldavia et in Valachia viventium; il vol. 20 l’Historia Transylvaniae. Auctore P. Johanni Argenti S. J. (1603— 1607), il vol. 35 l’Epistolarium Joannis Zamoyski cancellarii regni Poloniae, (1567— 1605) fonte preziosissima per ciò che riguarda il diffondersi in Polonia del movimento umanistico italiano; il vol. 39 le Descriptiones italicae itinerum in Transylvania Hungariaeque factorum (1493— 1690), il vol. 41, le Epistolae et acta relationum inter Sanctam Sedem Apostolicam et Transylvaniam (1571— 1613), il vol. 42, importantissimo, le Relationes Italicae de rebus Transilvanieis ex actis diurnis qui „Avvisi” nominantur (1591— 1613), il 48 le Matricula et acta Transilvanorum Hungarorumque in Collegio Germanico-Hungarico Romae studentium (1552 -1914); il vol. 49 gli Acta Bononiensia Hungarica (Matricula el acta Transylvanorum Hungarorumque in universitate Bononiensi studentium. Miscellanea Hungarica collectione Comitis Ferdinandi Aloysii Marsigli). Totta roba del massimo interesse per lo studio delle relazioni intellettuali fra l’Italia e la Romania.