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tasie e viviamo nel passato assai più che nel presente; mà... non riguarda in fondo neppur noi che intendiamo occuparci di viaggi e di nient’altro, onde non sarà male tornare al nostro argomento che ci aspetta oramai da qualche tempo.

„Avendo” dunque il nostro abate „scorsa l’Italia, la Francia, l’Inghilterra, la Fiandra, l’Olanda, e una parte della Germania”, l’inverno „che sopravvenne dopo vari gravi incomodi di salute”, lo fece rinunziare all’idea di conoscer la Russia, determinandolo „a piegar da Varsavia verso Cracovia, e per la Slesia, e l’Austria tornare in Italia, e a Roma, dopo quattro anni e mezzo di piacevole giro fatto unicamente per interrompere le... gravissime precedenti, e susseguenti sue applicazioni”1 ...matematiche. Altre ragioni importantissime per un uomo della tempra del Roscovich, desideroso sì di „riflettere sullo stato naturale, politico, civile, scientifico de’ tanto varj paesi, e costumi”2, ma pur anco di non rimetterci la pelle, lo convinsero a non esporsi ai rigori dell’inverno moscovita e approfittar dell’occasione che gli si offriva di fare un viaggio assai comodo in compagnia di un ambasciatore e di conoscer paesi assai men noti della Russia medesima3.

Malgrado il Roscovich si scusi di non aver fatto „un’opera più compita e più universalmente vantaggiosa”4per la „...mancanza degli stromenti idonei, l’ignoranza della lingua del paese, per cui si passava... e la continuazione rapida del viaggio che non permise il fermarsi”5; pure il suo viaggio riesce sommamente interessante e per l’esattezza di quanto ci narra e per la sobrietà succosa e sostenuta dello stile, che, mentre si tien lontano dalle ineguaglianze, dai cartocci e soprattutto dall’af-

  1. Op. cit., pp. IX— X.
  2. Op. cit., pp. X— XI.
  3. Op. cit., p. XI: „Mi allettava il comodo di vedere la Bulgaria, e la Moldavia, paesi troppo diversi da quelli, che avev’io scorsi nella più colta parte d’Europa, per li quali un viaggiatore non può passare senza gravissimi incomodi, e pericoli fuori di una occasione simile a quella di mettersi al seguito di un Ambasciatore assistito dalla pubblica autorità colla scorta di un Commissario destinato dal Gran Signore, munito di guardie, e di ordini ampi, e premurosi, colla somministrazione gratuita di vetture, cavalli da corsa, alloggi e viveri abbondanti.” Op. cit., p. XI.
  4. Op. cit., p. XVII.
  5. Op. cit., pp. XVI— XVII.