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la fama che si era ormai procacciata in tutta Europa non decise Ferdinando III a richiamarlo in patria, professore di archeologia e numismatica all’Università di Pisa e antiquario del Granducato. Riteniamo perfettamente inutile dar qui l’elenco delle sue numerose opere di numismatica: ci contenteremo perciò di ricordare soltanto quelle Classes generales geographiae numismaticae, seu monetae urbium, populorum et regum, ordine geographico et chronologico, che, pubblicate per la prima volta a Lipsia il 1796 in due volumi in quarto e ristampate a Firenze il 1821, furon considerate a que’ tempi come l’opera classica per eccellenza, superiore di gran lunga ad altre consimili dell’Eckel, del Lipsius e del Pinckerton, che, fino allora, avevan tenuto il campo.

Come scrittore di viaggi, il Sestini merita anche lui un posticino accanto agli altri del Settecento, soprattutto per le notizie archeologiche, (talvolta assai interessanti), delle quali le sue relazioni abbondano. Oltre il Viaggio da Costantinopoli a Bukoresti e il Viaggio curioso, scientifico e archeologico in Valachia, in Transilvania e in Ungheria fino a Vienna1 che si riferiscono al nostro argomento; pubblicò anche, nel 1777, alcune Lettere scritte dalla Sicilia e dalla Turchia a varii amici in Toscana2, nel 1785 altre Lettere di viaggio dall’Asia Minore3, un Viaggio da Costantinopoli a Bassora e ritorno4, Viaggi ed opuscoli diversi5, a non parlare di uno scritto sull’Agricultura, prodotti e commerci della Sicilia6 e di alcune Considerazioni sulla Confederazione degli Achei7 che, se non sono dei veri e propri libri di viaggi, appartengono pur sempre a quella curiosa letteratura pseudoscientifica, pseudofilosofica e pseudopratica del Settecento, che, messa di moda dai fratelli Verri nelle colonne del loro Caffè, incoraggiata dal Baretti co’ suoi articoli della Frusta Letteraria, ebbe il merito di spazzar via d’un colpo le

  1. Firenze, 1815.
  2. Tradotte in francese il 1809.
  3. Tradotte in francese il 1789 col titolo: Voyage dans la Grece asiatique, à la peninsule de Cyzique, a Brousse, à Nicèe, avec une flore du mont Olympe.
  4. Tradotto anch’esso in francese.
  5. Berlino, 1807.
  6. Firenze, 1777.
  7. Firenze, 1815.,