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La prima parte del volume è tutta intera consacrata alla descrizione degli usi e dei costumi, dei quali si occupa per ben centodieci pagine, che, ripartite in otto capitoli, vengono a formare quasi la metà dell’opera.1 Ciò è interessante, perchè costituisce un particolare del Viaggio del nostro Del Chiaro, che non ci avverrà di riscontrare negli altri, che o faranno la parte maggiore alle vicende politiche attraversate dalla Rumania, o ai prodotti di esportazione, dando alle loro pagine un colorito ora prettamente storico ora prettamente commerciale, che è assai lungi dall’esser quello ideale d’un libro di viaggi. Nel volume del quale ci occupiamo, anche la parte storica si colorisce degli attraenti colori, che rendon sempre dilettevoli le pagine dei veri e propri viaggi; avendo il Del Chiaro partecipato degli avvenimenti che narra, della deposizione cioè „succeduta in questa Provincia in manco di 3. anni nella persona di 3. Principi, due dei quali perderono miseramente la vita in Costantinopoli, ed il terzo vive prigioniero de’ Tedeschi nella Transilvania”2

Malgrado dunque egli l’abbia intitolato: Istoria delle moderne rivoluzioni della Valachia, il suo non è perciò meno un vero e proprio viaggio. Ch’egli sia viaggiatore nato e si trovi un po’ a disagio, quando, a corto di documenti, si trova nella necessità di far della storia, possiamo argomentarlo dal sospiro di sollievo, col quale chiude il capitolo II della seconda Parte: „Per quanta diligenza io abbi usato, non mi è stato possibile il ritrovar ne’ Manoscritti Valachi, menzione alcuna di questo Principe Graziano; tanto è malagevol cosa il ricavar le notizie più antiche, quando nè pur si possono aver quelle di un secolo in qua! Ma grazie a Dio, che già ci avviciniamo a’ Principi de’ nostri tempi, de’ quali potremo con più coraggio favellare”3. Non è strano perciò che la lettura di queste pagine ine teni il lettore col pascolo abbondante che fornisce alla naturale curiosità che ci spinge a conoscere usi e paesi diversi da quelli nei quali viviamo; non è strano neppure che molte di quelle pagine, e specie le più sentite, riescano di un’efficacia stilistica, cui p. es. le aride osservazioni storiche, naturali, politiche — e stavo per dire astronomiche — del Raicevich non possono aver l’onore

  1. Del Chiaro, op. cit., p. * 2 della „Prefatione”.
  2. Del Chiaro, op. cit., p. 122.
  3. Del Chiaro, op. cit., p. 122.