Pagina:Ortiz - Letteratura romena, 1941.djvu/65


— 65 —


terne il portone colle accette. I mercenari, storditi dall’ubriachezza, non opponevano che una debole resistenza. La folla ingrossava sempre più.

Lăpușneanu mandò l’«arma?» (1), che lo aveva informato dell’assalto, a domandar che cosa volessero. L’armaș uscì.

— Uomini buoni — gridò l’«armaș» — Sua Grandezza il Voda domanda che cosa volete, che chiedete e perchè siete venuti qui in così gran numero.

La plebaglia rimase a bocca aperta. Non si aspettava una simile domanda. Era accorsa senza sapere il perchè. Cominciò a raccogliersi a gruppetti e tutti si domandavano l’un l’altro che cosa si dovesse chiedere. Infine cominciarono a gridare:

— Abbasso i tributi! Non ci opprimete!

— Non ci saccheggiate più! Non ci portate alla rovina!

— Siamo ridotti alla miseria! Non abbiam più un soldo! Motzoc ce li ha presi tutti! Motzoc! Motzoc! È lui che ci manda in rovina spogliandoci di tutto! È lui che consiglia il Voda! A morte!

— Muoia Motzoc! La testa di Motzoc vogliamo!

· · · · · · · · · · ·

— Che vogliono? — domandò Lăpușneanu, vedendo entrare l' «armaș».

— La testa del «vomic» (2) Motzoc — rispose questi.

— Come? Che cosa? — gridò Motzoc balzando come un uomo che calpesti un serpe — non avrai udito bene, amico! Oppure hai voglia di scherzare, ma affé mia non è il momento! Che modo di parlare è il tuo? Ti dico che sei sordo, che non hai udito bene!

— Benissimo, invece — disse il vecchio Alessandro — ascolta tu stesso. Le loro grida s’odon di qui.

Infatti i soldati non resistevano più e il popolo aveva cominciato a dar la scalata alle mura, e di là gridava:

— Dateci Motzoc! La testa di Motzoc vogliamo!

— Oh, poveretto me peccatore! — gridava il disgraziato — Madre Vergine Immacolata, non permettete che io muoia così! Ma che ho fatto a codesti uomini? Madre del Signor Nostro Gesù Cristo, salvami da questo frangente e giuro che ti farò costruire una chiesa, che digiunerò per quanti giorni mi resteranno a vivere, e rivestirò d’argento la tua icona miracolosa del monastero di Neamtz!... E tu, misericordioso Signore, non li ascoltare questi vili pezzenti, questi villani! Comanda che siano spazzati via da’ tuoi cannoni. Muoiano pur tutti! Io sono un grande «boiaro», essi non sono che dei vili pezzenti.

— Pezzenti, ma molti! — rispose Lăpușneanu freddamente — se perisse una intera moltitudine di uomini per un uomo solo, non sarebbe peccato? Giudica tu stesso. Devi morire per il bene della tua patria, come tu stesso dicevi quando mi riferivi che il paese non mi voleva e non mi

  1. Carica di corte, corrispondente a Gran giustiziere e Capo della Polizia.
  2. «Vornic»: carica di corte (dallo slavo dvor= porta) corrispondente a Custode della Corte, Prefetto del Palazzo del Voda e quindi Ciambellano. Queste cariche, d’origine bizantina, variano nelle loro attribuzioni a seconda dei tempi.