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II.
Le genti udirono il grido del tuo strazio e la terra tremò. Che solo Iddio non l’abbia udito? Il vendicatore annunziato non è forse nato ancora?
III.
Qual’è più bella di te fra tutte le nazioni disseminate da Dio sulla terra? Qual’altra si adorna ne’ giorni di festa con fiori più belli, con messi più ricche?
IV.
Verdi son le tue colline, magnifiche le tue foreste e ameni i boschi che pendon da’ tuoi fianchi; limpido e dolce è il tuo cielo; i monti tuoi s’innalzano superbi nell’azzurro; i fiumi circondano come una cintura azzurra le tue pianure; le tue notti incantano i sensi... Perchè il tuo sorriso è così triste, o bella Patria mia?
V.
Molti e bei greggi pascolan le tue valli; il sole benigno rende fertili i tuoi solchi; la mano di Dio ti ha adornata come una sposa novella; le tue praterie sono smaltate di fiori e l’Abbondanza versa su’ tuoi campi le sue ricchezze... O mia ricca Patria, perchè piangi?
VI.
L’antico Danubio, vinto da’ tuoi padri, ti bagna il lembo del mantello e ti arreca le ricchezze delle terre dove sorge il sole e di quelle dove il sole tramonta; l’aquila dall’alto de’ cieli guarda verso di te come verso la sua patria; i fiumi belli e spumanti, i torrenti veloci e selvaggi cantan di continuo la tua gloria... O eccelsa Patria mia, perchè hai il viso coperto di gramaglie?
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LI.
Dèstati, Patria mia! Domina il tuo dolore! è tempo di uscir da questo tuo abbattimento di morte. Attendi forse, per risorgere, che i tuoi avi sorgan dai sepolcri? In verità ti dico: essi si son levati e tu non li hai visti;...essi han parlato e tu non li hai uditi... Cingiti i lombi, guarda e ascolta!... Il giorno della Giustizia s’avvicina... tutti i popoli si muovono... la tempesta della redenzione è cominciata!...
(Trad. di Ramiro Ortiz).
Ma tra i seguaci delle teorie letterarie del Kogălniceanu, il più importante del punto di vista letterario è indubbiamente Costache (1) Negruzzi (1808-1869), che, oltre che per un poemetto intitolato «Aprodul Purice» (Il Paggio Pulce), il cui argomento
- ↑ Diminutivo di Constantin.