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Gaspare:

Lui, il Baron dei Baroni,
Lui, il Re dei Re,
l’imperator degli Imperatori,
che verrà e avrà potere
di schiacciar loro il capo.
Ma..... non saresti tu per caso
qualche Re potente dei Bitini?

Erode:

Sì, proprio come tu dici;
ma tu che Gran Re sei?

Gaspare:

Io reggo il freno del regno
nelle parti d’Arabia;
Re Gaspare è il mio nome
e come Re ti parlo.
Ma tu non hai forse il coraggio
di risponder qual Re tu sii?

(mette mano alla spada).


Erode (sguainando anche lui la spada):

Brutti barbari dell’Oriente,
per questo siete venuti a me?
per minacciare chi può esservi padre?
Non v’accorgete, svergognati,
che gran mali soffrirete?
Il mio nome è tale, che, quando l’ode,
l’uccello che vola tra le nubi si nasconde.
Io sono Erode Imperatore,
sul mio cavallo son balzato,
la spada ho impugnato,
in Betlemme sono entrato,
quattordicimila bambini ho trucidati
quattordicimila bambini piccolini
di due anni e anche meno
e con essi Gesù Cristo
Dunque perchè lo cercate
e volete adorarlo e servirlo?
Eccolo il nuovo Imperatore:
questo mio brando insanguinato!

Melchiorre:

O astronomo Baldassarre,
fa’ cader dal cielo fuoco e fiamme
con catrame e zolfo acceso,
che incenerisca questo tiranno
e lo faccia credere in Cristo,
e accetti il suo battesimo.