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sidero sapere quale creazione artistica si può fare dell’eroina del mio dramma, che sarà una donna dell’high-life... Un semplice manichino da vetrina sociale, o... forse anche... un manichino sentimentale?

Janne (con delle arie d’indulgente rimprovero). — Oh, oh!... Mais vous allez un peu loin cher Monsieur...

Radu — Crede dunque impossibile la nostra collaborazione?

Jeanne (con autorità). — Trovo prima di tutto assurde le sue proposte.

Radu (meravigliato). — Come, Signora?... Possibile?... Lei non ha mai amato?...

Jeanne (ribellandosi). — Ah, non!... Ça c’est trop fort.

Radu (avvilito). — Le è dispiaciuta, Signora, la mia domanda?

Jeanne — Ma prima di tutto, che può significar questa domanda? una fantasia d’Autor drammatico o una gaffe di persona maleducata?...

Radu (compiacente). — Se pensa rispondermi «sì», la mia domanda è una fantasia d’Autor drammatico, perchè per il mio dramma ho bisogno della collaborazione di una donna che abbia amato o ami ancora... Se poi pensa rispondermi «no», ogni altra spiegazione è inutile (pausa un po’ lunga, durante la quale Jeanne si agita senza rispondere a Radu. Indietreggia lentamente verso la porta in fondo alla scena, dove si ferma un attimo rispettosamente e dice): Le bacio le mani, Signora...

Jeanne (trasalendo), — Chi le ha dato il permesso di baciarmi le mani?

Radu (ingenuamente). — Il suo atteggiamento, Signora...

Jeanne (con autorità). — E che cosa ha potuto capir lei del mio atteggiamento? Diceva che fino ad oggi non aveva conosciuto nessuna donna nel nostro mondo.

Radu (avvilito). — Nel nostro mondo, Signora, il suo silenzio vuol dire: «vattene!».

Jeanne (altiera). — Nel nostro mondo, Signore, il mio silenzio vuol dire: «resta!».

(Trad. di Ramiro Ortiz).


La critica letteraria è rappresentata dal Iorga, dal Densusianu, dal Bogdan-Duică, dal Puscariu, dal Drouhet, dal Caracostea, dal Cartojan e da altri minori.

Le riviste letterarie più importanti sono, oltre le «Convorbiri Literare» che continuano ad apparire per forza d’inerzia, benché non rappresentino più oramai alcuna speciale tendenza, la «Viața Romîneasca», la elegantissima «Gândirea» (Il pensiero), la «Revista Fundațiilor Regale», la «Vremea» (Il tempo), a non parlare di una quantità di riviste giovanili che spuntano a primavera per morir nell’autunno, ma che spesso rifletton tendenze interessanti; ed alcune regionali, come p. es., la «Datina» (La Tradizione» di Turnu-Severin, le «Archivele Olteniei» e «Ramuri» di Craiova, «Cele trei Crișuri» di Oradia-Mare in Transilvania, ecc. che fan partecipare la provincia al movimento nazionale.