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E poi è bene che sappiate
che, fra breve, arriva l’Imperatore
co’ suoi soldati e capitani
con molte carrozze dipinte e lucenti
ed in esse signore in gran gala;
arriva anche una carrozza grande
con liuti e con canti,
in cui siede la madrina,
che tiene in mano una corona
luminosa, brillantissima.
per la rosea fidanzata,
scelta dall’Imperatore.
Tirate fuori ora anche la ciambella
che ho vuotato il sacco
e dateci, si sa, anche un fazzoletto
tessuto di lino sottile
e ricamato con fiori d’oro:
potete darlo anche di seta,
se mai foste così generosi,
e, se no, sia anche di cofone
come crederete vi faccia più onore,
che noi accettiam tutto,
solo che facciate presto
e possiamo asciugarci i baffi,
che son bagnati dal gran bere,
e a codeste ragazze radunatesi
qui come le cornacchie
e che se ne stan dietro di voi
tutte a bocca aperta,
bagnate nel latte una crosta di pane
e datela loro a inghiottire
perchè non restino a bocca asciutta
e passi loro la voglia
e leniscano il desiderio,
finche verrà anche per loro
l’ambasciata di nozze.

Ma perchè non scendete da cavallo? (dice il padre della ragazza)

Vogliamo ci diate prima la risposta!

Solo allora scenderemo da cavallo,
ma non vorremmo si facesse notte,
chè dobbiam passar valli profonde
con burroni e rocce aguzze,
monti eccelsi con abeti frondosi;
dateci la risposta e state sani!

(M. Gaster, Chrestomatie Română. Leipzig București, 1891, vol. II, 312-316. Trad. di Ramiro Ortiz).