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Poeta lirico, autore drammatico, intenditore d’arte raffinato, Adrian Maniu, che pur conosce la vita, ha la rara prerogativa di aver conservato gli occhi e il sorriso di un bambino, di quel divino bambino ch’è il poeta. Perciò a me sembra che le qualità esseziali della sua poesia siano — ad onta di tutte le sue pose (e non son poche) — la freschezza, l’ingenuità e la grazia:
Sorge la luna d’argento |
(Trad. di Ramiro Ortiz).
Di G. Bacovia, precursore della poesia «crepuscolare» del Balthasar, poeta della pioggia e della noia provinciale («Piombo»), spesso monotonamente lamentoso, ma originalissimo, riporteremo questo «Crepuscolo invernale», veramente suggestivo:
CREPUSCOLO INVERNALE
di G. Bacovia
Crepuscolo d’inverno, scuro, di metallo, |
(Dal volume «Piombo». Trad. di Ramiro Ortiz).
Con Camil Balthasar entriamo in piena poesia modernista. Dopo alcune poesie di sanatorio («Vespri») a base di bianche suore di carità e di stecchettiani tisici morenti, (che però l’han subito imposto all’attenzione dei critici e dei colleghi per la novità degli atteggiamenti e delle immagini), si è affermato come uno dei più originali poeti nei «Flauti di seta» e nelle «Ricon-