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modellano la sua sensibilità e il suo carattere:
Io non conosco la rivolta con divincolamenti di tempesta: |
Nichifor Crainic non è infatti un ribelle. Figlio di contadini, legato alla terra, ne comprende le leggi eterne, buone e sagge, lasciandosi trasportar dalle onde del fiume della vita, senza mai nuotar contro corrente, convinto che «tutto scorre» e che l’infelicità consiste proprio nel nuotar contro corrente. La stessa poesia per lui non è qualcosa di molto diverso dall’arare:
Quando tu aravi con un trillo di «dóina» in bocca, |
dice al padre in quel gioiello di poesia ch’è «Il poeta», e, poco appresso:
Tu scrivi anch’oggi coll’aratro la primavera |
Il suo sogno è quello del Carducci nell’«Idillio maremmano»:
Una casa — sogno bianco degli anni fuggiti —
Là nella casa bianca e familiare,
con notti tra ragnateli di silenzio,
per avvolger l’icona di un santo martire
e stanchi viatori per strade di campagna |