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NANI-NANI

Fa’ la nanna, mio bambino,
cuor della mamma, tesorino,
ché la mamma ti cullerà
e sugli occhi ti bacerà.

Fa’ la nanna, figlio della mamma.
Fa’ la nanna, uccellino.

Addormentati piccolino,
e svegliati già grandino,
piccolo figlio della mamma,
possa tu crescer grande e coraggioso.

Fa’ la nanna, figlio della mamma,
fa’ la nanna, uccellino.

Vattene colle pecorelle
sul prato dei fiorellini,
vattene colle vaccherelle
sul prato delle fragole.

Fa’ la nanna, figlio della mamma,
fa,’ la nanna, uccellino.

(Cântec de leagăn popular, cules de Constantin Brailoiu,
cântat de Evantia Costinescu; da
un disco «Columbia» [U H R 213] DV
1201. Trad. di Ramiro Ortiz).


STRIGATURI

I.

La mia bella è bianca e rossa,
ma sta sempre per la strada;
a casa non ce la vedi mai!

II.

La mia bella è tutta adorna
di collane zingaresche,
ma a tessere si stanca,
e la casa non è spazzata!

III.

Il diavol ti porti, fanciulla,
non sapevo fossi bettoliera
e dessi a bere a credito ai giovanotti!