Pagina:Oriani - Oro incenso mirra, Bologna, Cappelli, 1943.djvu/277

Ma la tela del cavalletto era ancora bianca.

Poi d’improvviso girando gli occhi gridò:

— Un ritratto!... Tu che cosa fai? Ti levi il paltò. Lo hai fatto tu il ritratto? Lasciami vedere.

Ma siccome era piccola corse ad una sedia, ve la portò sotto, vi salì, e cacciando la candela sotto il naso della signora:

— Chi è? — si rivolse ridendo del suo riso monellesco. — Ma se è vecchia! Guarda, guarda la piuma bianca... Stupida! le piume si mettono ai cappellini.

Quindi si curvò col naso sulla tela.

Egli si era già levata anche la giacca e guardava dietro le sue spalle la testa del ritratto con un ricordo involontario del sogno.

— Bella questa! — ella squittì; poi sillabando: — Aloisia comitissa ux... qui è cancellato... Lambertini... Toh! il mio cognome.