della Polonia ha tagliato
per sempre i nervi alla rivoluzione polacca dandovi una lezione di
politica, di cui non sapeste profittare. La Russia è un impero, dentro
al quale cova una federazione: occorreva scatenarne i popoli
nell’egoismo delle loro nazionalità abbandonandoli magari alle potenze
limitrofe, delle quali l’avidità vi avrebbe servito contro lo czarismo.
La Prussia, l’Inghilterra, l’Austria, la Turchia dovevano essere i
vostri alleati. Frangete l’impero; distruggere è creare, poichè il nulla
è una astrazione. Avevate oltre cinquanta sette religiose, nelle quali
il delirio del dolore aveva rinnovato tutte le forme delle antiche
demenze, e non vi sforzaste di avventarle sulla Ortodossia governata da
un Sinodo, che è un senato in decadenza. La Russia conta anche adesso a
centinaia di migliaia i vagabondi e i pellegrini: potevano diventare un
esercito; ma non avete mai pensato che una battaglia perduta vale cento
attentati riusciti, perchè una strage è sempre più importante di un
omicidio. Vi chiudeste nella setta, v’innamoraste del mistero, e non
componeste più che un album di quadretti politici, nei quali il solito
congiurato tirava sbagliandolo sullo Czar, o la solita combriccola
scavava un tunnel per la dinamite. Le vostre reclute anzichè dalle
università dovrebbero uscire dalle caserme. Lo Czar può chiudere tutte
le università chè gli studenti non insorgeranno: essi hanno bisogno
anzitutto di laurearsi per guadagnare; ma