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sucida sul tappeto. Ogareff le si sdraiò a fianco; passò del tempo.
— Perchè sei venuta? le chiese improvvisamente.
Invece di rispondere Olga disse:
— È strano. Nessuno di noi conosceva il povero Rodion, eppure ci siamo compromessi sino all’ultimo per salvarlo; nessuno di noi conosce ancora Loris, ed è già il nostro capo.
— Tu pensi a lui: ti avrebbe già affascinata? Perchè no? proseguì tagliandole la risposta; l’amore è libero nella nostra teoria.
Ma ella senza levargli gli occhi in viso mormorò:
— L’amore libero non è forse che la libertà senza l’amore.
— Sei innamorata, Olga: tu sei venuta da me per chiedermi qualche cosa di Loris. Sciaguratamente ne so quanto te. Mi pare che posi.... è misterioso. Ho pranzato l’altra sera con lui al Caffè Inglese. Le sue maniere sono aristocratiche, ma vi si sente ancora un po’ di sforzo: nullameno, lo riconosco, è un uomo superiore. Stassera pranzeremo assieme.
— M’inviti?
— Pranzeremo ancora al Caffè Inglese con Kriloff; tu potresti destare sospetti. Poi chi sa se Loris, aggiunse con lieve sorriso d’ironia, ne fosse contento. Mi pare che non ami le donne; gli ambiziosi come lui sono senza cuore.