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Lemm impallidì a quel rimprovero, ma la sua natura d’ebreo aveva vinto sul suo temperamento di rivoluzionario, costringendolo a risparmiare ogni spesa inutile, forse nella vaga speranza di restare padrone della somma.

Ma Loris soggiunse poco dopo:

— Passerete dall’officina inglese Neill, via Mokhovaia, e comprerete una pila con un manipolatore Morse; pagate su quei duemila rubli. Avete studiato fisica, dovete intendervene.

Olga aveva assistito al dialogo arrossendo di gioia. Da molti giorni la sua faccia era diventata più malinconica e modesta. Si era messa a scuola di lavori donneschi da Matrona, tenendola lunghe ore presso di sè, specialmente quando Loris era fuori di casa, e provando un indefinibile piacere nella ripresa di questa educazione femminile. Le faccenduole casalinghe, che una volta le parevano una delle forme più abbiette del servaggio muliebre, acquistavano ora ai suoi occhi una mite poesia. I discorsi ingenui di Matrona sul proprio fidanzato, un operaio fonditore, ricco di un rublo al giorno di salario, col quale avrebbe messo su casa nella calma di un’esistenza, ridotta a pochi sentimenti e quasi priva di idee, agivano come una cura climatica sul suo spirito reso nevrotico da troppe orgie intellettuali e morali.

In cinque giorni Olga arrivò a cucirsi una camicia.

Il suo sogno era di fuggire con Loris in mezzo