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E in quella sorveglianza appassionata, nella quale il tempo passava rapidamente, Olga si sentiva crescere di amore e di potenza. Le sue fibre di donna palpitavano, il sangue le correva più caldo al cuore, il rossore delle ore più sensuali della sua giovinezza cogli studenti tornava a colorarle le gote. Le pareva già di essere sotto una coltrice, stirandosi voluttuosamente.
Loris scese precipitosamente dal divano, uscì dal palco.
— Tornerai... ella mormorò nel pensiero pigliando quella subita fuga per un’ultima resistenza.
Dopo cinque minuti Loris rientrò:
— Hanno già acceso i caloriferi.
Olga non potè rispondere.
La sera, sulle otto e mezzo quasi, uscirono inavvertiti fra la folla, che entrava. Lemm li aspettava dinanzi alla porta del teatro.
— Ebbene? domandò slanciandosi imprudentemente verso di loro.
Loris respirò fortemente:
— Ho fame.
VI.
Da quel giorno tutto parve favorirli, ma le loro relazioni divennero più fredde. Olga e Lemm si