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di un abito giallo, bellissima. Vi sarebbe quella sera?

Olga lo pensava, quasi senza emozione, ammirando quella sua bellezza di donna destinata al piacere di uomini, che ignoravano ancora di quale odio potessero essere capaci gli addolorati da secoli. Nullameno essere così bella era una gloria incontendibile, che doveva bastare all’appagamento della coscienza. Se ella fosse stata così bella, Loris l’avrebbe già amata. Che importava tutto il resto? Che importa morire, quando si è avuto tutto dall’amore! Quella ammirazione le si fece così viva che dovette parlarne a Lemm; questi si allungò nell’ombra del proprio angolo per vedere la signora.

— Credete che farà molte difficoltà prima di concedersi? le rispose con una allusione ironica alla loro scena.

Allora parlarono. L’orchestra suonava un tempo della Sacontala di Goldmark. Lemm non osava affacciarsi al parapetto, anche perchè non doveva essere conosciuta la sua intimità con Loris ed Olga: questa vi si era appoggiata e guardava giù nella platea, quando Loris tornò.

— La finestra va benissimo: usciamo, disse a Lemm.

Si rimise la pelliccia.

— Mi seguirai a distanza.

La prima parte del concerto era finita: la platea applaudì vivamente, mentre la Nilson sfavillante