Pagina:Oriani - Il nemico.djvu/101

86

— Era una spia, si disse pensando al morto: egli non m’avrebbe certo risparmiato.

Questa terribile verità non bastava nullameno a tranquillizzarlo. Una spia è sempre in istato di guerra? La ragione gli rispondeva di sì, ma non pertanto sentiva che un soldato uccidendo un nemico in agguato proverebbe una sensazione assolutamente diversa dalla sua. Era differenza di morale o di educazione? Il soldato, che uccide in guerra, è senza rimorsi perchè sa di ubbidire ad una forza superiore: non egli volle la guerra; bisogna che vi uccida per non essere ucciso. Il generale che la dirige, l’uomo di Stato che la dichiarò, sono egualmente senza rimorsi, perchè non essi vi uccidono: che cosa è dunque il rimorso per la uccisione di un uomo? Fra rivoluzione e governo la guerra non era dichiarata? Le spie non erano così l’esercito del governo, come i congiurati quello della rivoluzione? Ammazzare una spia, che vi pedina, era anche meglio che sorprendere in guerra un manipolo agli avamposti; bisognava ammazzare quella spia, senza paura e senza pietà, per salvare sè stessi; sentirne rimorso dopo era mettere in dubbio la sincerità della propria posizione di ribelle contro il governo. Vita per vita.

Loris scosse il capo, quasi per scrollarne un ultimo dubbio, tastandosi nella tasca l’astuccio del pugnaletto. Che una delle tante pattuglie lo fermassero, e tutto era perduto. Loris pensò al come