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tacere, tutti quei piccoli usi mondani, che compongono la grande educazione signorile, e hanno tanta importanza nella fortuna della vita. Poi Loris aveva presto compito la propria educazione. Il principe stesso gli aveva insegnato a tirare di spada e di pistola; il primo cocchiere, un cosacco che aveva fatto il jockey, lo aveva messo a cavallo. Sulle prime Loris si sentiva umiliato dalle loro rudi osservazioni, ma presto il suo coraggio e la sua agilità gli meritarono elogi. Allora gli si sviluppò la passione delle armi e dei cavalli. Tatiana, alla quale giovandosi della reciproca simpatia, era riuscito a persuadere i medesimi esercizi, ne migliorava in salute; essa dal canto proprio gli insegnava invano la musica. L’istitutrice, vecchia dama francese di nobile famiglia, era scandalizzata dell’insensibilità di Loris, mentre il principe, sempre più affettuoso verso il ragazzo, ne sorrideva.
— Sarà più uomo: la musica non serve che alle donne, per consolare la loro impotenza.
Madama d’Aubrivilliers punta da questa massima, nella quale sentiva un’allusione, ripeteva invariabilmente che la musica ingentilisce gli animi.
— Perchè dunque, esclamò una volta il principe impazientito, le donne così gentili non hanno mai saputo scrivere un pezzo di musica, che si possa ascoltare?
Neppure Tatiana vi faceva molti progressi per