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almeno gli ultimi giorni, coll’amore di vostra moglie. Quella donna, ve l’ho già detto, è la vostra fine. Io comincerò la guerra.
A questo punto intese il fruscìo di una veste nel corridoio.
— Silenzio! fece con un gesto al principe, che non aveva udito nulla.
Comparve Tatiana in veste da camera, salutò leggermente Loris.
— Vi ho cercato per tutto il castello, disse al principe, finalmente ho pensato che foste qui: mi perdonerete, se vi ho disturbato, si volse a Loris.
— Che cosa vuoi, mia cara?
— Non lo so. Ero sola nel mio gabinetto, ho dovuto fuggirne.
Il principe le prese premurosamente le mani, che essa ritirò.
— Desideri che ti teniamo compagnia?
— Impossibile, giacchè dovreste desiderarlo voi stessi. Avevo persino pensato di fare una lunga corsa sulla neve in slitta: mi accompagnereste, signori?
— Ma con tutto il cuore! esclamò il principe.
Loris s’inchinò cortesemente scusandosi.
— Perchè non venite? gli chiese il principe.
— Sapete pure quante lettere urgenti debbo scrivere: la principessa comprenderà che si possono avere dei doveri superiori alla cortesia.
Tatiana strinse impercettibilmente le labbra per nascondere il dispetto, e prendendo il braccio del