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suo vecchio soldato era stato arrestato col dwornik della casa, e poco dopo l’orefice che aveva affittato a Loris l’appartamento, Matrona e l’altro dwornik. La Gazzetta di Mosca dava i più minuti particolari del nuovo attentato, domandandosi con un senso di paurosa ammirazione come mai non fosse riuscito. Il filo caduto entro la doccia della casa era stato tagliato; perchè? Le congetture del giornale si moltiplicavano a perdita di vista senza trovare una conclusione. La polizia doveva quindi essere in moto da molto tempo cercando febbrilmente gli czaricidi. Loris lesse freddamente i giornali, ma scorrendoli si era già posto tutti i problemi: dov’erano Olga e Lemm? Evidentemente Olga non era stata uccisa, se il piccolo ebreo aveva potuto salvarla; ma sfuggirebbero ancora alla caccia della Terza Sezione? Quel gruppo di studenti, al quale aveva proposto la guerra civile, indovinerebbe in questo attentato l’opera sua, e tradirebbe o si tradirebbe involontariamente coll’imprudenza della giovinezza?
Loris non aveva conservato molta stima del loro carattere dopo quel rifiuto alla cena del conte Ogareff, però non osava concludere alla necessità di una delazione. Un profondo disgusto gli era rimasto nell’anima da quell’insuccesso: egli medesimo non vi aveva agito con tutto il rigore della logica, associandosi Olga senza valutare esattamente la debolezza del suo carattere femminile. Dov’erano adesso Olga e Lemm? Questi doveva