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bile degli impieghi. D’altronde la borghesia dei mercanti, quasi la sola, era troppo ignorante per indovinare il mondo ideale, che si apriva in quegli studi. Nullameno le scuole e per i bisogni fomentati, e il gusto acuito dell’investigazione, e la confidenza ispirata nel diritto, e le curiosità svegliate, e i confronti suggeriti creavano una minoranza eletta di studenti capaci d’interpretare i propri patimenti colle idee di una nuova civiltà e i dolori di tutto un popolo.

La morte dello Czar produsse nel loro piccolo cenacolo una esplosione; tutti i pareri erano unanimi. Slotkin e Kriloff, più anziani, perchè passavano di poco i vent’anni, tempestavano ferocemente; due studentesse ritornate a mezzo il corso da Zurigo s’abbandonavano ad una sorta di cannibalismo sul cadavere di Alessandro II. Si sarebbe voluto festeggiare quella strage con un banchetto e una luminaria, se la polizia avesse potuto permetterlo. Gli amori, oramai noti, di Sofia Perowskaia con Jelabof infiammavano quei giovani cuori, sebbene l’orrore di quella morte sulla forca gittasse molto freddo sul loro entusiasmo. Una colletta iniziata segretamente per coniare una medaglia commemorativa, colle due teste di Sofia Perowskaia e Jelabof da un lato e di Alessandro II dall’altro, fallì; pochi avevano danari, pochissimi osarono contribuire. Attraverso tale tumulto di frasi Loris constatava in essi una gran gioia di non essere coinvolti in quel dramma per poterlo