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la Germania sia in preda a una delle più grandi rivoluzioni del mondo.
Le sue osservazioni sulle costituzioni svizzere e tedesche non oltrepassano le forme militari e politiche apparenti: raccoglie dati statistici, s'impressiona alla differenza del costume nordico, robusto perchè feroce, coll'italiano corrotto per troppa coltura, e ne fa un idillio di virtù nazionale che la Germania era ben lungi dall'avere in quel tempo. I libri stessi di Lutero, e lo studio fatto ora della grande riforma lo hanno largamente confermato. In questo primo rapporto si scopre già l'errore scientifico che informerà tutta l'opera del Macchiavelli, il barattare sempre il Governo per lo Stato, isolando le forme politiche dalle grandi ragioni sociali. La questione religiosa d'allora, che conteneva tutta l'odierna civiltà, gli sfugge quanto il cinquecento italiano collo immenso movimento artistico, nel quale viveva. In quel rapporto da lui parecchie volte rimaneggiato non fa alcun accenno alla storia tedesca; senza dubbio l'ignora, ma trascurandola del tutto sembra giudicarla inutile alla conoscenza del presente. Tutte le sue osservazioni sono sulla superficie; della coscienza del popolo, delle idee che compongono la sua civiltà, de' suoi bisogni spirituali, de' suoi ideali nessuna preoccupazione. Vessel e Huss non gli richiamano al pensiero Savonarola. Il Cantone svizzero non gli