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che mediante la preghiera; talvolta questi ammalati si mutano in infermieri e guariscono ritornando all'azione colla carità. L'altro principio è attivo e crea caserme, nelle quali vengono ad arruolarsi e ad armarsi le legioni necessarie alla conquista del mondo. Naturalmente, questi due tipi fondamentali del monachismo si sminuzzano in molte fisonomie, ma in ognuna di esse l'asceta e l'apostolo sono sempre riconoscibili. Oggi il cattolicismo ha un immenso esercito di preti e di frati diviso come i moderni in due grandi classi, la milizia stabile e la milizia mobile; i preti accantonati nelle parrocchie si battono troppo poco, i frati distaccati nei conventi si battono male, e perfino le armi dotte dei collegi e dei seminari smentiscono l'antica fama e si coprono di ridicolo sostenendo qualche attacco contro lo stato maggiore del laicato.
Leone XIII ha sentita ed espressa con vera eloquenza questa miseria intellettuale della sua milizia.
L'Italia, che rinnovandosi nella rivoluzione trovò i preti ostili ma impreparati, e quindi impotenti, deve attendersi a nuova e più difficile guerra, dalla quale se non uscirà più sana e più grande, sarà inevitabilmente fiaccata. Nella guerra del pensiero i vinti hanno sempre torto e pèrdono il diritto a