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ulattiere.

I monti neri nella notte, appena divisi dal fiume, parevano più sinistri in quella gola; l'acqua mormorava sotto il ponte con lamento continuo.

La finestra si aperse.

— Chi va là?
— Sono io, Don Giovanni di Modigliana.
— Oh! che c'è?
— Scendi.
— Che c'è? Vengo subito: come mai lei qui? vengo, ecco!

E si sentiva il mulattiere meravigliato di quella visita parlare ad alta voce nella camera vestendosi.

Poco dopo aperse l'uscio di casa; teneva una lanterna in mano.

Don Giovanni vi soffiò sopra.

— Che c'è?
— Sono io, zitto! Hai i muli a casa, Pio Nono?

Era questo il soprannome del mulattiere, e ricordandoselo Don Giovanni sorrise.

— Ne ho uno solo.
— Basterà: mettigli il basto, debbo andare a Palazzuolo. Ho meco due

signori, sono stanchi. Che cosa vuoi?! non conoscono la montagna.

— Già, signori di città... ci vuole altro per i nostri monti. Lei,

viene da Modigliana?

— Sì.
— Entri, sarà stanco, mi faccia l'onore