Pagina:Oriani - Fino a Dogali.djvu/110

del generale nella unità d'Italia, cadevano quasi sotto il silenzio di Roma. Non uno sguardo dalle mura dell'immensa città li seguitava per la morta campagna.

La ritirata cominciava senza meta e senza scopo. Perchè salvarsi? Dove salvarsi? La desolazione della campagna, eterna come Roma, avvolgeva la disperazione di quelle ultime ore. Solo Garibaldi alzava la fronte sul deserto e lo dominava colla sicurezza di chi scruta oltre i suoi confini nelle terre che lo attendono. Roma era presa, ma l'Italia poteva sollevarsi ancora. Perchè la ritirata da Roma non sarebbe un ritorno dall'isola d'Elba? Il numero dei soldati non montava, giacchè il popolo è senza numero, e dai monti, dalle valli, dalle pianure che vanno a bagnarsi nelle paludi, dalle città che nessuna milizia occupava, dai villaggi, dai porti, dai litorali deserti, fino dalle vette più inesplorate insorgerebbero italiani al tuono delle nuove battaglie, che inseguito da tutti i nemici egli darebbe a tutti loro per tutte le terre d'Italia. Ora che le singole rivolte erano fallite doveva cominciare la resistenza generale. L'Italia medioevale aveva fatto le ultime prove in questa insurrezione frammentaria, inspirata e sorretta dalle energie delle tradizioni locali, ma un'altra Italia disciplinata da Mazzini nelle società secrete, rappresentata al supremo sacrificio di Roma da' suoi figli più prodi poteva sorgere e