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82 LIBRO

giorni, che dapoi togliendoglieli per quelle rotture che i chiodetti gli fecero, starà timido, & anderà inchinato da banda, come se ancora vi fossero. Et in alcun particolar Cavallo ponen en do questi chiodetti da quella medesima banda nella testiera onde egli sta girato, si farebbe in aggiustarlo qualche effetto. pur quando egli va torto di mostaccio, se gli potrebbe ponere il guancetto con la S, che vi ragionai poco dinanzi, la qual’ancora ponendoseli sola, molto gli gioverà.

Et non v’ingannate che queste cose il più delle volte non basteranno nella sua correttione, ma bisognerà oltre di ciò usar giuntamente con essa la disciplina che vi dissi avanti, benche quella solo, facendosi a tempo et bene, sarà di tã an an ta virtu, che senza il soccorso di tali artificij sarà totalmen en te giusto ogni Cavallo: così come ancora la creden en za se gli potra togliere del modo che vi dissi prima, et vi dirò appresso senza la cavezzanetta, et la cordella, et senza il guã an an cetto et i chiodetti facilmete, et forse, et senza dir forse, in una sol’hora. ma di queste maniere et arte se ne potrebbe prevalere alcũ un un Cavaliero che non tiene troppo tem em to ne tem em peramento, & che non si sa risolvere, ne sa sopra di ciò quanto gli cõ on on viene.

Et perche sarà alcun Cavallo, che dal primo tempo in sin’al fine della sua disciplina si è sempre voltato col mostaccio, & col collo torto, & per colpa del Cavaliero nõ on on vi fu mai provisto, tal che egli ha fatto il suo lacerto inarcato da una bã an an da, & dall’altra fermo, & sano, et dimostrerà che vi sia nato di quel garbo torto; per tanto dico che bisognerà con molta sollicitudine usarsegli tutti quei modi che vi ho detto, & a tempo, & a misura; & oltre di questo gli sarà molto conveniente per alcuni giorni, dalla banda dov’egli sarà duro, legarli un capo di guinzaglio nella briglia, cioè nell’occhio dell’incastratura, overo nella musarola che allora gli ponerete, & non a quella che tiene ordinariamente nella testiera, & l’altro capo nella sopracigna, come dissi avanti nella regola che corregge la credenza: lo farete stare ogni fiata uno spatio lungo nella simile guisa: & così anco per alcuni giorni si potrebbe cavalcare, legandosi però più tirato: & sarebbe maggior effetto ponergli la cavezzana, et dalla parte dov’e gli vien duro legargli similmente un capo di estàsa. & notate che fin che sarà giusto bisogna cavalcarsi per una mano sola, et di uno che sia bene instrutto in questaf acultà, perche variandola, il suo difetto sarebbe incurabile: quantunque vi torno a dire che il Cavaliero fondato in buona dottrina, senza di ciò lo toglierà non solo di quello, ma d’ogn’altro vitio, con gli ordini detti, & che pur tuttavia vi si diranno, dove con essi con gli accessorij suoi unitamente si opra lo intelletto. A Cavallo, il quale ha questo vito, et camina col collo torto assai fiate suole accadere, che voltandogli i crini dall’altra parte s’addirizzi da se stesso a poco a poco, & maggiormente correggendolo a tempo con la man della briglia, o vero con lo sprone, così come a carte 19. & 20. vi ho ragionato.

Sono molti secreti mirabili, che ragionandone par che siano di poca qualità, ma dapoi che si vede la riuscita loro, si ten en gono in istima grã an an de. hor questo mi