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78 | LIBRO |
che si volta, si vuol castigare di bacchetta alla banda contraria, somilmente nella credenza dalla parte sinistrasi vuol battere nel mostaccio alla bã an an da destra, che sara la contraria, da colui che con la bacchetta gli sta all’incontro. talche userete tutti gli ordini, & tutti i tempi egualmente come feste alla credenza di man destra. la onde mi par soverchio abondar di parole, et dir tante volte quel che da voi stesso facilmente si può intendere.
Et accio che sappiate dar conto, perche causa a i torni di prima la volta è quattro torni del modo che vi dissi, & a questi ogni volta sara sei torni, vi dichiaro, che la ragion è questa, che quando fate questi tre torni per banda, se voi al secondo torno cambiate mano, non sarebbe fornito, anzi a questo secondo vi mancherebbe, a chiuder la volta, poco meno della metà. & perciò vi bisogna fornir quella metà, & al terza cambiar mano: & benche al terza nõ on on si chiuda la volta, non importa, perche i due torni furono chiusi perfettamente, & giusti, cosi come furono perfetti, & giusti quelli di prima.
[Due sorti di volte.]Et perche sono due sorti di volte, l’una è la volta larga de i torni, & l’altra è la volta serena del maneggio, tanto a repoloni, quanto ancora da fermo a fermo, mi par di dirvi, accioche siate bene instrutti, et senza vostra cõ on on fusione, che secondo quel che vi ho detto alianti, & vi dico, & vi dirò appresso di questo vocabolo, così conoscerete quando parlo dell’una, & quando dell’altra, cioè delle meza volte de i repoloni, che pur si chiamano volte semplici, o delle volte raddoppiate, overamente delle volte che si fanno a i torni.
[Queste regole non doversi prẽ en en der per estremo al dar de’ torni. Altro modo per levar la credenza.]Si vuol’avvertire, che queste regole non si vogliono pigliar per estremo, che se trotterete il Cavallo difficultoso, & duro a qualche torno, sarebbe a proposito per la medesima pista a quella istessa mano ritornare da quattro o cinque siate, & piu, & meno, secondo che il bisogno vi dimostrerà.
Si potrebbe ancora senza questi torni liberar il Cavallo dalla sua credenza come ora vi dirò. Anderete alla campagna in una strada lunga, che da i due lati sia rinchiusa di siepi, o da mura, & senza che sia sopra di essa il Cavaliero gli aggiusterete col bottone calato le redine sopra il collo, et dapoi havendo la credenza da man destra, gli legherete un capo di guinzaglio fermo a modo di correggia in quel luogo della briglia, nel quale se gli pone al principio che si caavalca nella parte destra la falsa redina, & l’altro capo alla supracigna dalla medesima banda, & fate che sia ben tirato, accioche il Cavallo venga facilmen te a piegarsi col collo; & dapoi lasciandolo solo, voi subito ve gli ponerete all'incontro con una bacchetta, & un’altro similmente se gli ponerà da dietro con l'altra bacchetta: & primieramente voi, che gli siete avanti, gli darete una botta di bacchetta nella parte sinistra del mostaccio, perche tantosto si volterà: & ogni fiata che volta il viso verso colui che gli sia da dietro, parimete egli il batterà dalla banda sinistra del mostaccio. & così lo stimolerete un pezzo: benche appresso, senza altro aiuto di bacchetta, da se stesso, per tema di quelle botte che