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74 LIBRO

ne destro, che faranno tre botte, due dalla banda destra, & una dalla sinistra, et cõ on on tale ordine potreste cominciarle con lo sprone sinistro, quando egli verrà dalla man destra: tal che non si batta paro; ma, a modo di musica, presto l’una botta chiami l’altra, & la prima: & l’ultima sarà dalla banda contraria, & una sola dove disordina. & con questa misura le moltiplicherete secondo che la necessità vi dimostra, & facendosi a tempo ne nascono virtu mirabili.

[Quando move le orecchie, alzandone una, & abbassando l’altra.]Quando il Cavallo caminã an an do una orecchia liev asu, et l’altro cala giu, et vi fa certi motivi che pare che dentro di essa vi sia qualche mosca, starete sopra di voi, perche il più delle volte egli pensa di fare alcuna gran ribalderia, o di salti, o di buttarsi a traverso, o di piantarsi, o di fare altro motivo pericoloso, et disperato. & voi tantosto in quel medesimo tempo dovete interrompere quel suo pensiero dandogli da due o tre botte con lo sprone contrario di quella banda contraria di orecchia che più muove, & sempre che vi ritorna farete il simile; et se voi siete in campagna sarebbe a proposito, & molto bene, in quel tempo che gli donate le botte di sprone, giuntamente con voce orrenda castigarlo, & forse ancora non farebbe male castigarsi di briglia in una delle barre.

[Castigo per cavallo molto maligno.]Se fosse molto maligno, et siegue quei disordini graui ch’egli ha pensato, bisogna dargli castigo non solo di gran voci, & di sprone, ma di bastonate fra l’orecchie. et ben en che la sua superbia sia tale, che seguendo il vitio lo toglia da se, non importa: perche vi assicuro, che se non vi fate vincere, castigã an an dolo una fiata, et animosamente, & a ten en po cõ on on questi ordini, ch’egli vi sara suggetto, et sin che gli sarete addosso non fallirà mai, & sara finito il suo pensiero fantastico, & temen en dovi anderà sempre conforme alla volontà vostra. nondimeno state accorto di subito com’egli va bene fargli carezze, & lasciarlo sempre con buona bocca.

Però avvertite che alcuna fiata veramen en te gli entra nell’orecchia qualche moschetta, overo ivi appresso li punge la testiera, & se pur fa motivo sara per quello, & non per malignità, onde allora non merita si gran castigo, ma solo ba basterà sollicitarsi con lo sprone contrario modestamen en te, accioche si parta da quel pensiero della mosca che forse gli morde, o di quella cosa che gli dà molestia.

[Castigo di bacchetta, quã an an do s’impenna.]Se per aventura quando riceve il castigo di bastone, o di bacchetta fra le orecchie s’impenna, o per ogni cagione che egli usi questo, dovete subito in quel tempo che si suspende donargli grã an an botte di bacchetta a modo di man dritto fra le braccia, & le ginocchia, & di tal sorte, ch’egli piegandole non oserà mai più cõ on on dursi a quell’errore. Et dovete pur notare, che ad un Cavallo, che è solito inalberarsi, avanti il tempo, che commetta il disordine, dovete almeno batterlo una fiata fra le braccia, & a maggior sicurità dapoi gli porterete la bacchetta calata innanzi a quelle, & allora sia lunga quasi fin a terra, che così egli conoscendo che si truova suggetto, sara totalmente libero di questa malitia.

[Cause, onde]La creden en za precede al Cavallo da una di queste cagioni, o perche la briglia