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TERZO. | 71 |
cevolezza assicurarlo bene. & userete quando l’un, & quando l’altro modo, continuando più quello ch’egli più teme, & fin tanto che si correggerà, mai da ciò non mancherete.
[Castigo di bacchetta quando va torto di collo.]Per togliergli questo vitio si potrebbe castigar non solo di briglia, o di sproni, o di polpa di gamba, o di staffa, ma di bacchetta nel fianco, overo nel ventre vicino le cigne, dove si suol battere, facendosi pur a tempo dalla banda contraria, talche il castigo, overo aiuto che si fa solo di sproni, si può farselo di bacchetta: però di sproni si fa più spesso, & è di maggior effetto, & sara più da Cavaliero, che non quel di bacchetta. benche ancora giuntamente si potrebbe in sua maggior correttione, o in maggior soccorso usare l’uno & l’altro, se conoscerete che gli bisognerà usarsegli maggiore, & non altrimenti.
[Castigo di briglia quando va torto di collo.]Avvertite, che sempre quando egli pende da banda, se gli vuol tenere la redina contraria più tirata dell’altra; & tanto più quanto egli va torto in questo modo. Se pende da man sinistra, terrete più corta la redina destra; & se pende da man destra parimente a poco a poco vi accorterete più la redina sinistra: & questa o quella che bisogni tirarsi, fin che s’accorta, si farà con aiuto della man destra, & ancor si dimanda castigo di briglia. Però quando il Cavallo va giusto, si debbono portar eguali, o poco più lunga la sinistra. Et accioche non habbiate da portargli più l’una tirata che l’altra, dal principio, che nella sua giovẽ en en tù si cavalca, vi sforzerete aggiustarlo di bocca con le false redine, portandogli sempre le redine giuste, perche in ogni cosa dapoi verrà più ordinato, non meno dall’una, che dall’altra parte.
[Quando porta il collo più duro dall'una, che dall’altra parte.]Ma per correggere cõ on on più facilità il Cavallo, che porta il collo molle, e torto dall’una parte, & dall’altra duro; over se va pur così torto con la testa, voi andarete a i vostri torni, & li donerete tã an an te volte dall’una mano, & dall’altra, quanto vi parerà ch’egli possa convenientemente soffrire, & anderete allora castigandolo di briglia, di polpa di gamba, di staffa, di sprone, di bacchetta, dalla banda cõ on on traria del collo molle, et rotto (che sarà nella parte, alla qual egli nõ on on si gira facile) non deviandovi però mai dalla regola, & dagli ordini che vi ho detto dinanzi, & più & meno variando, & rinforzando questi castighi al luogo, & a tempo secondo sarà il suo bisogno: & vi ricorderete portar la man della briglia come poco avanti vi dissi. & è maniera certa, che senza farsi dubbio diventerà egualmente duro, & giusto di collo.
[Per aggiustarlo di collo, e farlo facile alle volte.]Se volete che si aggiusti presto caminerete da quindici, & al più da vinti palmi di trotto, overo di passo, et massimamente al primo, quando se gli comincia a insegnar questo, & ogni fiata il dovete al fin fermare, & in un tẽ en en po voltare, aiutandolo di lingua, & di sprone, over di polpa di gamba dalla banda cõ on on traria: et assai fiate vi accaderà attõ on on dar dall’altra parte, et allora sempre vuole incavallare il braccio cõ on on trario della volta sopra l’altro: & nõ on on facẽ en en do la volta in quel modo, & col suo collo fermo, & cõ on on la testa salda, l’anderete castigando di spro-