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70 | LIBRO |
molto gli gioverà solo castigarlo a quel tempo di briglia, cioè in quell’esser che egli si volta, & torce nella parte sinistra, voi tantosto voltando, & abbassando alquanto il pugno della man della briglia verso pur la banda sinistra, gli darete la suffrenata, che gli percuota la barra destra, ritornando dapoi di subito il vostro pugno al suo debito luogo, nel qual’era prima: & così farete ogni fiata che egli commette quest’errore. & se dall’altra banda egli facesse tal disordine, voi parimente un poco voltando, & calando presto la man della briglia nella parte destra, dandogli quella suffrenata nella barra sinistra, lo castigherete, et in un tempo la ritornerete appresso a quel dritto, dal qual si mosse. Potrebbe anco darsegli questo castigo senza calar mano, ma tirandogli la briglia solo, quanto gli basta suffrenarsegli la barra contraria, dove volete che egli pernda; talche non consentendogli mai quegli errori, lo anderete maestrevolmente correggendo. Però bisogna che nella vostra man della briglia vi sia temperamento grande in saper con essa usar a tempo i moti, & usar a tempo la fermezza che si conviene. et avvertite bene, che questa è cosa mirabile per correggere di testa ogni Cavallo .
[Castigo di polpa di gã am am ba, e di sprone, quã an an do va torto di collo.]Se non solo alcuna fiata torce il collo, over la testa, ma continuamente va in quel modo pẽ en en dente, & rotto, & molle, & torto dalla banda sinistra, donete allora non solo castigarlo di briglia, over batter con lo sprone destro contrario, ma appoggiargli la polpa della vostra gamba destra nel ventre vicino le cigne, & attentatamente da hora in hora lo pungerete con lo sprone del calcagno della medesima gamba; & alcuna fiata col detto sprone non solo lo pungerete, ma toccatelo molto bene: & l’uno, & l’altro farete più & meno, secondo più o meno cresce & manca il suo difetto. & come il Cavallo per la sua molestia, che egli di continuo si sente, volta la testa verso quella banda, piacciavi subito fuggire dal ventre il vostro calcagno, & gamba destra, & in quell’istante accarezzarlo, come più volte v’ho detto. & s’egli va con la testa, over col collo torto dall’altra banda, cioè dalla destra, & voi con la polpa della vostra gamba sinistra, & con lo sprone contrario parimente lo castigherete, tenendo pure il simile ordine, che così dapoi ogni fiata ch’egli a pena sentirà accostarsi al ventre quella gamba, si farà giusto, & incontinente quanto volete non si girerà da quel lato.
[Castigo di staffa, quã an an do va torto di collo.]Et oltre di ciò in cambio di quel battere di sproni che farete dalla banda dove egli ha il collo più duro, alcuna fiata lo batterete con la staffa, overo col piede sotto la staffa della medesima banda, che così egli si volterà per mirare che cosa è quella, che li da fastidio: & simigliante all’ordine dinanzi, pur in quel tempo li farete carezze, tal che lasciando di andar molle, & girato dalla parte contraria, conoscerà la causa del suo castigo; et sempre che lo toccherete in quel luogo prestamente si farà eguale, & giusto come conviene; & a voi allora, allargando la staffa, non bisognerà più travagliarlo, ma con pia-