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SECONDO. | 51 |
ra insegnargli che raddoppi, gli darete pian piano due volte strette da man destra, aiutandolo con la lingua, & modestamente dalla banda contraria con la bacchetta, & con la polpa della banda sinistra, et rado, & attentamente con lo sprone della medesima gamba, a poco a poco, & piu, & meno secondo che accade; et subito dapoi cosi farete dalla man sinistra, aiutandolo col simile ordine cõ con con la gamba destra: & alfin tornerete alle due volte della man destra del modo di prima, & vi fermerete al solito vostro accarezzandolo.
[Come dee incavallar le braccia al raddoppiare.]E da mirarsi bene, che quando il Cavallo al raddoppiare si volta da man destra, vuole incavallare il braccio sinistro sopra il destro: & quando volta dall’altra mano, parimente il braccio destro anderà sopra il sinistro, conforme à gli ordini delle volte del maneggio de’ repoloni, cosi come dissi avanti quando ne parlai. Et lo sforzerete che vada giusto, & non si allarghi, ritornãdo ritornando ritornando sempre al medesimo luogo, & alla pista, & che muova le spalle, & le braccia dinãzi dinanzi dinanzi . Et ogni fiata che darete la volta, in qualunque mano si sia, terrete questa misura di ponergli la testa dov’egli tiene la groppa, & chiuder le volte in quella parte, verso la quale era il vostro viso quando l’incominciaste.
[Quando nõ non non incavalca bene le braccia.]Se il Cavallo viene difficile à muover le braccia con l’ordine vero, cioè, che quando si volta dalla man destra, egli non solo non incavalca il braccio sinistro di sopra il destro, ma lo pone di sotto, & ancora con quello assai fiate si batte; et questo medesimo fa voltandosi dalla man sinistra, che il braccio destro pone di sotto, overamente con essa si percuote l’altro: vi dichiaro che poco importa, che quanto piu egli vien duro da ogni mano, & quanto piu si batte le braccia, tanto maggiormente verrà castigato, & ricordevole del suo male si guarderà, o con far la ciambetta, o con quell’incavallare, cosi come gli conviene, tal che da poi si troverà in voltarsi con piu leggierezza, & misura.
[Acciò che vẽga venga venga facile alle volte.]Ma accioch’egli venga con piu facilità in questo, & tanto piu quando fosse di un senso fallace, & poco disposto à maneggiarsi, anderete al capo di una strada lũga lunga lunga , & posatamẽte posatamente posatamente senza furia lo volterete pur in quel modo una o due volte dalla man destra, & appresso pian piano caminerete due passi avanti, & al tempo che lo fermerete voltandolo altrettanto dalla man sinistra, et caminãdo caminando caminando inanzi due altri passi, farete il simigliante dalla man destra: cosi passeggerete tutta quella strada, in ogni due passi con le volte, ora da man destra, & ora da man sinistra, non partẽdovi partendovi partendovi da quel numero, & da quell’ordine che cominciate, aiutandolo con la lingua, & con la gamba, & con lo sprone contrario della volta che allora farete, et con la bacchetta, come dissi da prima; & in un tempo alcuna fiata si vuole attondare, & aiutarsi con gli due sproni. & lo saprete ben fare, perche ve l’ho detto. In questo modo caminando, il Cavallo si troverà inviato il braccio contrario quasi sempre a voltarsi sopra l’altro, come ragionevolmente cõviene conviene conviene alla vera volta. Et l’ultima fiata giunto che sarete al fin della strada, senza caminar piu passi avanti, voltato che sara dalla man destra, non moven-
dolo