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SECONDO | 47 |
[Castigo, quãdo quando quando butta calci nel galoppo.]Et allora che trahe calci nel galoppo, se non basta in sua correttione quello c’ho detto, quando voi lo castigherete, di piu dovete con la man destra (senza intervallo alcuno) in quell’instante prender la redina destra, & tirandola gli darete un poco di suffrenata nella barra, che il piu delle volte per tal percossa di bocca non penserà piu in tirar calci, & sempre che ritornerà gli farete pur quello.
[Quando va senza ordine sbalzando, e non si pone al giusto.]Quando il Cavallo va senza ordine sbalzando , & non si vuol ponere al giusto, gli darete anco i torni di galoppo con furia, cominciandogli similmente di trotto, & lo castigherete a tempo pur cosi di voce, & di bacchetta; & come sara corretto, & anderà bene, continuando il nostro galoppo, lo accarezzerete.
[Quãdo Quando Quando è superbo, furioso, ardente, e di poca forza, al galoppo si prende nausea.]Quando il Cavallo naturalmente è superbo , & furioso, overo ardente , & di poca forza, & volendo galopparlo, egli stesso si prende una certa nausea, che fa il fiato grosso à guisa di bolso, allora come sara assicurato sui torni, alle volte di trotto, le darete di galoppo a tempo: che cosi si fara sicuro, & giusto, & alla carriera poi intenderà il parare, & non si ponerà in fuga, come sogliono vare gran parte di questi Cavalli di tal natura.
[Quando va timido al galoppo, & al maneggio.]Quando il Cavallo, non solo al galoppo, ma quando si maneggia, sempre si piscia, molto gli giova spesso donargli un soave galoppo in volte (accarezzandolo come piu fiate ho detto) accioche assuefacendosi con quei torni s’assicuri in essa, & in parte lasci il gran timore che tiene.
[Quãdo Quando Quando è duro, e pegro, come hanno a darglisi i torni, e come quando è di gran senso, e leggierezza.]Quando il Cavallo è duro, et pigro, non solo gli dovete dar le volte di un trotto disciolto, ma di galoppo cõ con con furia ; et cosi farete il contrario quando egli sara di gran senso & leggerezza, & di gran core, & velocità: & ogni fiata che galoppa, ricordatevi sempre d’aiutarlo piu, & meno di voce, di sproni, & di bacchetta, secondo che piu, & meno sara il suo sentimento, & secondo che risponde ad unirsi con voi.
[Che ordinariamẽte ordinariamente ordinariamente i torni si debbono dar di trotto; e come si dee uscir d’essi.]Ma notate bene, che nõ non non essendo astretto da niuna di queste cagioni, dovete ordinariamente, come ho gia detto, usor i vostri torni di trotto, quanto piu disciolto si può dare, & assai vi basterà all’uscir che farete da quelli da dritto in dritto, il piu delle volte , come sara fermo di bocca, & di testa, andar di galoppo, al fin del quale parerete sempre con le vostre posate.
[Quando hãno hanno hanno a darglisi i torni di galoppo.]Nientedimeno come egli va libero, eguale, & giusto a i torni di trotto, all’ultimo quando sara bene instrutto in tutti gli ordini, accio che prenda pur notitia, & coniuetudine di galoppare pure in volte, farete i torni di galoppo. ma come vi parerà che habbia preso la misura, & con facilità gli intenda bene, rade volte vi accaderà in essa piu molestarlo, perche basterà solo per mantenerlo nella sua perfettione ricordargli tutti gli ordini sopra il trotto.
[Quãdo Quando Quando sarà ardentissimo, ]Però avvertite, che ad alcuni Caualli, che sono ardentissimi, & di grã gran gran senso, & fastidiosi, & da altri malamente cavalcati, che dando loro il trotto si pongo-