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44 LIBRO

[andare avanti, e in dargli animo.]et dirò che con la voce se aiuti in dargli animo che vada avanti, intenderete che s’habbiano a dir queste parole, Eya, eya, & potrebbesi pur dire, Via, Via, & tanto queste come quelle che accadono in dar le posate al fine quando egli vuol parare, non si vogliono posponere, ne dir in altro modo; & similmente dico del motivo di lingua che si fa in aiuto suo, quando dona le volte o nei repoloni, overo quando raddoppia: nondimeno alla carriera pur si può aiutar di voce in sollicitarlo che si affretti, non solo come qui ho detto, ma in diversi modi, secondo il costume di chi cavalca, il che non importa, pur che quella parola sia ben detta con un brieve accento, vivo, accelerato, & a tempo come conviene.

[Modo, p per per far che dia a dietro, e vada sospeso, e non vi sforzi la mano.]Se volete sapere come si ha da fare, accio che’l Cavallo non solo intenda la briglia, & facciasi adietro, ma che vada sospeso, & non vi sforzi la mano, tenerete quest’ordine. Come lo havete fermato, se gli vuol tirar con la man salva tẽpratamente tempratamente tempratamente la briglia, più & meno secondo la durezza, et difensione della bocca sua, senza dargli niuna libertà, & con la bacchetta gli darete pian piano sopra la marcatura del collo, & così per un pezzo si vuol sollicitare. Se non si muove, overo se si distende, & voi lo batterete di sproni, pungendolo a tempo a tempo, ora con l’uno, & ora con l’altro, & da quella parte piu, dove più gira le anche, accio che vada giusto. Et fate che un huomo a piedi se gli fermi all’incontro, & con la bacchetta, a quel tempo che voi gli tirate la briglia, quello gli doni alle braccia, overo ginocchia, & rare volte al mostaccio, bisognãdo bisognando bisognando però, & non altrimenti, & alcuna volta lo minaccierà senza batterlo. Se non bastasse questo, & voi da quel medesimo huomo lo farete pigliar per la guardia della briglia, & fatelo sforzare, che vada a dietro, & lo molesterete nell’uno e nell’altro modo, sin tanto, che almeno un braccio si ritiri, & facendo bene, tosto siate accorto in quel tempo di accarezzarlo, come piu volte ho detto; & fermatevi piacevolmente un poco: dapoi tornate al simile girandogli solo la briglia, che il cavallo per quelle carezze che voi gli faceste si stara indietro con l’uno et con l’altro braccio, & intenderà; et non non ritirandosi, oltre di ciò, come si castigherà di sprone a quella maniera, egli sara forzato di farsi in dietro, et assai leggiero alla mano. Ancora quando voi farete quel segno toccandolo con con la metà della bacchetta sopra il collo, direte questa parola con tuono basso, solo quanto la intenda il Cavallo, A d i e t r o, ch’egli subito ogni fiata che dapoi udirà quel modo di voce, & quel segno di bacchetta, o che se gli tirerà un poco la briglia, si fara tanto a dietro, quanto voi vorrete; & sempre ch’egli vi si calca senza il uero appoggio disopra la briglia, gli farete pur il somigliante. Et non vi disperate, se quando se gli insegna questo, facesse qualche disordine, perche all’ultimo tanto maggiormente si troverà in meno spatio di un’hora castigato, & unito, & assai facile .Et questo ancora gli gioverà molto in fargli fare le posate, & giuste, & con le braccia piegate, & come convengono.

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