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SECONDO | 41 |
tanta velocità, & con tanta misura, & con si bel tempo in tutte l’opre, che egli & ogni altro mirabilmente stupendo si ammirava.
[Il trotto esser fondamẽto fondamento fondamento d’ogni virtù del cavallo, e quando può provarsi alla carierra.]Vi affermo dunque,che il trotto, quando si fa con gli ordini che ho detto, & pur vi si dirà, è principio, & fine, & fondamento di ogni virtu del Cavallo, & con quel solo senza che mai si oprasse in altro verrebbe in ogni perfettione. Però se il Cavaliero, solo ad effetto di conoscere la velocità, & l’esser di quello, le prime fiate che lo cavalca, lo corresse da tre volte, non sarebbe errore, pur che dapoi procedesse col tempo, & con gli ordini, come gli conviene.
[Quale habbia ad esser la carriera.]Notate ancora, che la carriera vuol esser determinata, veloce, & trita, & se il Cavallo è grande, & grosso, non troppo lunga: ma quanto più è di taglia mezana, overo ha del ginetto, tanto maggiormente si fara spatiosa, però non tãto tanto tanto che esca dalla misura giusta; et quãdo quando quando vorrete tenerlo con salti, lasserete molto più corta del dovere: & in essa generalmente non si vuol mai battere di sproni senza l’aiuto della voce, & massimamente sin che è giovene, & sarà bene accorto di tutti gli ordini, & della volontà del suo Cavaliero. & al tenere, se’l volete aspro, o con le posate, aiutatelo come vi dissi avanti.
Et benche nel primo libro vi habbia detto brievemẽte brievemente brievemente come s’hanno da dar le posate, perche sono cagione della maggior parte della misura che il Cavallo tiene, mi pare conveniente ora parlarvene più al lungo, & dirvi un’ordine sicuro, & presto, dove egli le fara leggiere, & facilmente l’intenderà.
[Modo p per per dar le posate.]Adarete alla campagna in una strada lunga, & che il terreno sia giusto, & abile a cavalcarsi, & dapoi caminerete poco più o meno di quaranta palmi di trotto furioso, & fermerete il Cavallo, & a quel tempo lo aiuterete di voce, & di sproni, & alcuna fiata di bacchetta nella spalla destra: & se non facesse motivo alcuno di alzarsi avanti almeno con un braccio, & voi, tenendolo fermo, lo castigherete tantosto una, o due, o tre volte con gli sproni pari, over corrispondenti l’uno all’altro, aiutandolo di voce; & subito dapoi anderete altrettanto avanti col medesimo trotto furioso, & fermandolo pur farete il simile c’ho detto: & così di trotto in trotto si vuol andare fin tanto che verrà aspesularsi da terra; & come egli s’alzerà, overo fara un atto solo di posata, piacevolmente lo accarezzerete, assicurandolo con la man destra, overo con la bacchetta sopra il collo, & vicino il garrese: & ivi per un pezzo vi dovete formare; dapoi caminando avanti parimente di trotto, vi accorgerete, che al tempo che si ferma udendo la voce, egli stesso verra facilmente, et con allegrezza a posarsi alto, & allora rade volte lo aiuterete di sproni, ma solo di polpe di gambe: & quantunque gli bisognasse o nò l’aiuto di bacchetta, o di sproni, o di polpe di gambe, quello di voce in niun modo se gli tolga. & se pur havete qualche luogo dove al tener ch’egli fa il terreno fosse il più delle volte alquanto più baffo, gli sarebbe assai favore, & sappiate che solo una fiata che si levi con un braccio almeno cõ con con un segno di posata, come ho detto, accarez-
zandosi