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rere, & quando correggere di bacchettarla l’ho detto, et tosto si dirà più chiaramente in tutte quelle parti, ove ragionerò di questo.

[Modo di portar la verga, quãdo quando quando si passeggia.]Et notate, che quando si passeggi, o quando no volete a niun modo aiutarlo di bacchetta, si vuol tener alta, con la punta su verso la spalla destra, col braccio disteso a basso, & la tenerete fra il dito grosso, & le altre dita della mano che non sieno chiuse, la qual mano terrete sopra la coscia destra, o poco inanzi, o poco indietro di essa: & quando poi vi occorre oprarla, tantosto chiudend o il pugno la potrete calare abbasso alla banda sinistra, o destra, dove accaderà, come gia ho detto.

[Modo di portar la verga, quando si maneggia il cavallo.]Potrebbesi anchor maneggiare,et tenere alta la bacchetta, a guisa che si tiene la lancia quando si corre a pugno basso, senza ponere in coscia, & ogni fiata che sarete vicino alla volta, si potrebbe calar da quella mano dove bisogna; & data che è la volta, tornarla pur lui nel primo suo luogo.

[Quando non non chiude la volta, come si dee con con la verga aiutarlo.]Et a maggior chiarezza dico, che quando maneggiate il Cavallo, s’egli non chiude totalmente la volta, oltre agli aiuti che gli accadono, come è stato detto, & si dira appresso, accio che vada a serrarsi dentro la vera pista, lo dovete con la bacchetta aiutare, o battere nell’una o nell’altra spalla della banda contraria della volta che farete, & in quella banda la fermerete poi del modo che vi dissi, & con quell’ordine seguendo il maneggio gli cambierete mano.

[Come si dee tener la mano, quando non si ha verga.]Quando non havete bacchetta, et passeggerete, si vuol tenere aperta la man man destra nell’arcione, sopra a l’orlo del quale poserete il dito grosso: però volendo maneggiarlo, o correre, sarebbe vitio tener ivi la mano, ma allora vi accaderà solo con la man destra pigliar quasi per il mezo le redine, che pendono, & quella così chiusa con esse teneretela dove suol stare, & adoprarsi con la bacchetta.

[Che si dee passeggiar a passo dopo il maneggio furioso, overo a tempo.]Dapoi che lhaverete maneggiato sopra al galoppo, o furioso, o a tempo, & voi come egli sara in sua lena, & ripreso che havera fiato, il passeggierete a passo, senza dargli furia per la medesima pista tra l’andare, & venire indietro da dodici fiate, & sempre che sarete giunto al termine, lo aiuterete di maniera, che’l braccio contrario s’incavalchi di sopra l’altro, come gia non molto inanzi largamente s’è dichiarato; perche maneggiandosi il giorno appresso, si troverà con più facilità consertato, senza ponersi in qualche errore: & ogni volta che disordina, & non fa le volte con questa misura, lo correggerete di quel modo, come chiaramente nel secondo libro si dira. Et quanto più s’usasse tal ordine in una maiese, tanto maggiormente egli si sarebbe leggiero in ogni maneggio.

[Che si dee passeggiar prima che si maneggi.]E da stimarsi molto, prima che diate il maneggio, o di trotto, o di galoppo, di qualunque velocità, & tempo, alcune siate per quella pista, dove havera da maneggiarsi, passeggiarlo pur cosi, & parimente fare al principio quel che ho detto qui avanti che habbiate da fare appresso, perche gli mostrerà la via

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