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22 LIBRO

tro co i groppi, & calcii in niuna maniera se gli dara il galoppo, ne anco se gli daranno i salti.Ma dapoi come vi accorgerete che tutte queste coso intenda bene, voi cavalcandolo più di rado, & con più gagliardezza sua, & facendo meno torni di trotto, & da quelli alfine uscendo di galoppo, allegramente da se a se il vedrete a tempo in ogni due passi forniti sergere da groppo ingroppo al galoppo gagliardo, & anelerà giusto insin’al luogo dove si va a tenere, & è solito parare. Overamente se gli non facesse questo, son certo che arrivando al termine far a suoi salti aiutandosi a tempo di voce, & senza troppo sforzarlo, con gli altri aiuti che a lui convengono.

[Modo di dare i calci al caval nella stalla.]Se il Cavallo non fosse inclinato a i calci, & in sapere aggropparsi, volendo sforzarlo quanto si puo, che in ciò venga con maggior facilità, userete questo modo. Anderete nella stalla dietro di esso, & con un bacchettone lo batterete su la groppa, ora piu, & ora meno, nel mezo di essa, & in quel tempo lo aiuterete con la voce, della maniera che si aiuta quando se gli donano le posate, come tosto vi faro chiaro; che così egli verrà ad aggropparsi, & appresto stenderà i calci & venuto che fara a questo non lo molesterete più di bacchetta, accio pigli animo a far tale effetto: & infin tanto che vi risponderà lo sollicitere, tal che dapoi appena sentirà svinchiare la bacchetta, & udirà la voce, che non solo nella stalla, ma quando gli sarete adosso, aggropperà trahendo calci.

E da sapersi, che quando egli non trahe giusti i calci, allora maggiormente lo dovete battere, fin che si aggiusti, & dapoi come una volta gli porgerà eguali, per un pezzo lo lascierete con quella buona bocca: & due o tre fiate il giorno sara ben follicitarlo, come hora vi ho detto, che si fara giusto, & mirabilmente leggiero da dietro, & conoscerà il tempo quando volete ch’egli aggroppi.

[Come si dee aiutarlo a’ calci, poi che gli haurà ap-presi in stalla]Se pur volete in ciò bene assuefarlo, com’egli intenderà questo nella stalla, et voi quando gli siete a cavallo, vi fermerete, et fate che un’huomo a pie lo minacci di dietro similmente con la bacchetta, & a tempo come conviene, che tanto più si fara leggiero inanzi, & dietro. & benche non solo in questo, ma in ogni opera l’un Cavallo è più duro dell’altro; nondimeno al fine, quantunque sia di grosso intelletto, con la sollecitudine, & con travagliarsi a tempo, & a misura, si conformerà con voi.

[Modo di maneggiarlo a repoloni di mezo tempo]Volendo mostrargli appresso, o da prima il modo da maneggiarsi, come vi accorgerete ch’egli sia presto a far le volte strette, incavallando le braccia con l’ordine vero, & sara ben fermo di testa, & facile a far le posate, nel tempo che son forniti i nostri torni, & voi in una strada stretta, overo in quel solco, nel fine del quale andate a parare, quando uscite da quelli, overamente in un terreno, che almeno sia poco mobile, ove si possano stampare le sue pedate, andarete di trotto a misura di una picciola carriera, over di un lungo repolone, porgendogli a tempo animo con la voce, o con quel fruscio di labra; & come siete

al termine