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scere qual era la volontà del Cavaliero, atteso che senza quelle punture esse correvano, et si maneggiavano; anzi forse per tal cagione pensavano, dapoi che si sentivano pungere da quelli, che fosse contrario il voler del Cavaliero; et perciò assai volte andavano traversi, & a salti, buttavano calci, overo impedivano, & totalmente si confirmavano in quella malignità, onde a lor correttione, se il Cavallo era terribile, accio che non si potesse difendere, glie li donavano dentro dell’acqua, in alcun fiume, o dentro del mare: & alcuna volta gli ponevano gli sproni con le rote a bottonetti, overamente a rote di Santa Caterina, & non non solo con esse non usavano castigarlo, ma solo alla furia della carriera il battevano, & al caminare di rado il toccavano, perciò che non havevano cognitione dell’importanza del castigo de gli sproni, ne di niuno de gli altri castighi, ne conoscevano ancora la varietà dei belli aiuti che vi sono. La onde tãto tanto tanto più si trovavano confusi, & meno corretti, et in maggior superbia confirmati in quell’errore. Et per questo dico, che subito che il Cavallo sara assolato, & riconoscera i torni, & havera portato da dieci volte la briglia, quantunque fosse debole, giovene, & magro, senza dilatione li darete gli sproni, come poco avanti s’è detto: perche si troverà semplice, et timido del Cavaliero; et ogni fiata che udirà quella parola, o truscio di labra sopra di lui, donandogli a quel tempo di sproni, egli non penserà in altro, che a quella voce, & a fuggire & caminare avanti: et così a poco a poco si accorgerà del volere del Cavaliero; & quando sara giunto in quella età, si trotterà giusto in ogni cosa, & intenderà perfettamente ogni castigo, & ogni aiuto di sproni.

[Come si debbono dar gli sproni a cavallo attempato, ramingo, o giolivo]Ma se vi occorre alcun Cavallo attempato, di natura ramingo, overamente giolivo; (che benche sia una medesima cosa ramingo, pur è di manco animo, perche quanto più si batte di sproni, tanto maggiormente accora, & invilisce, & meno camina, & o l’uno o l’altro che fosse) voi non li darete gli sproni ne al trotto, ne al galoppo, ne alla carriera: ma quando andate di passo per la città, in un tempo aiutandolo con la parola, o col truscio di labra, lo batterete di sproni, ponendolo a maggior furia di trotto a corpo di Cavallo, & allor ch’egli va, tantosto lo dovete accarezzare con la man sopra il collo; & questo motivo farete da dieci fiate il giorno che passeggierete: & come egli sara securo questo, anderete dapoi di trotto o per la citta, o per la campagna, ma miglior sarebbe per una maiese fonda; & altre tante volte il batterete di sproni, allor ponendolo sempre a maggior furia di galoppo, parimente a corpo di Cavallo. & così userete spesso; & l’uno & l’altro continuando, & sopra il passo, & sopra il trotto, egli si fara sicuro agli stroni, & gli intenderà.

Dapoi se gli potrebbono dare i torni di passo, & appresso di trotto, & al tempo che vi pare, ch’egli manchi di furia, lo batterete di sproni, giuntamente inanimandolo con la parola un poco terribile, overo col truscio di labra, donandogli allora maggior velocità di trotto, se son di passo, & di galoppo, se son di trot-

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