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PRIMO 13

per la pista ve ne anderete via di trotto a dismontare dove cavalcaste, & per assecurarcilo più al medesimo, per alcune fiate, piacendovi, gli leverete la bardella.

[Come si ha a far, perche vada a parar giusto.]Et si vuol avvertire ogni fiata, che egli si fermi, tenerlo giusto, & eguale, come vi ho detto dinanzi: & quando egli andasse a fermarsi torto con la groppa, overo con la sua delantera più girata da una, che dall’altra parte, overo se tutto insieme egli fuggisse da una banda, vi guarderete a drizzarlo ne con lo calcagno, ne con la bacchetta: perche non conoscendo ne l’uno, ne l’altro, si potrebbe facilmente distonare, & forse anco poner in fuga: ma un’huomo a piede lo buttera, spingendolo con le mani al costato della groppa, o della bardella, over alla spalla, da quel lato dove si troverà fuora di segno, addrizzandolo, & ponendolo in quel luogo, al quale stara giusto, con le gambe di dietro, & le braccia dinanzi dritto di quella pista, dove si va a tenere; & sia le altre cose questo pur si potrebbe usar per aggiustare ogni Cavallo di qual si voglia età, che si sia, che si ferma torto, per la mala creanza che hebbe, & essendo vecchio a quel mal’uso, ivi ancora di più si potrebbe da colui, che lo spinge, castigar di bacchetta.

Et se non volete fargli questo, & voi, come egli (quantunque se gli porta la cavezzana giusta ) si ferma torto, caminerete di passo più oltre pian piano in sin’a diece palmi verso il dritto, dove si ha da posare, & là dapoi dovete fermarlo, tenendo più tirata la corda della cavezzana dalla banda contraria di dove torce, & più et meno, secondo che vi sforza, che in tal modo verrà a fermarsi, come conviene.

Poi che comincia a conoscere la suggettione, & in parte vi ubbidisce, se egli pur si ferma, in quel modo potrebbe addrizzarsi, allora da voi folo con quel poco di corda soverchia della cavezzana, che dall’una, & dall’altra mano vi pende, con essa temperatamente battendolo nella spalla, o nella groppa, in quella parte cõtraria contraria contraria della spalla, [Fin che non si mette al caval la briglia non s’adopri la verga.]o della groppa che egli tien fuor del sogno, nel qual segno così egli piacevolmente si porrà giusto; & fino in tanto, che se gli pone la briglia, vi guarderete fargli con la bacchetta ne questo, ne altro. Anzi tenendo la cavezzana con la briglia pure avantaggiata (per molti giorni) non portargli bacchetta.

[Modo per dare i torni a cavalli magri e di poca lena.]Et se il Cavallo è di poco senso, overamente è debole et magro, allora finche egli sara consueto, & ben solito a cavalcarsi, questi torni si vogliono stampare dagli altri Cavalli, & non dal vostro, accioche con maggiore animo venga de terminatamente piu libero, & giusto per quella via fatta, della maiese rotta de i torni: et so uscisse dalla pista,tãtosto tantosto tantosto si troverebbe da se stesso castigato, tornandovi dentro, perche gli sarebbe meno fatica trottar per la via battuta. I quali torni vi dimostrerò più chiari nel secondo libro, non solo con parole, ma con la figura sua naturale, Et ancor questi torni accio che si facciano con maggior

facilità,