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tlccl 1 animal la terra suor che cln la punta del piede. Or, per curamelo, glisi leghi la uena, e pli radasi col rasoio la parte, ch’è dameggiata, destramente, e. minutame te intaccandola, e con aceto e siale bagnandola.Et ciò fatto dlpl mezi hlraplnui un rlttoril, fatto ili Oglio di Lauro, onc. i. Polue di cantaride, dra-me i.Eleboro bianco, drarn. i. Euforbio, dram. 2. Onesto lassa a supra il male

40 dì, eh’ci migliorerà.Indi ritornauene di nuouo, e lo lasicia per sei. Poseia un gà per sei giorni ciaseun giorno una uolta con untione composta di Dialtea, Buii-rl}tAggrippa. Et gli su de’ bagnulli, che mossa areml, ragionando de bagni, per giorni sui.

De' Tumori iftraordinarij.

Congelasi, esi concentra ogni h umidii à, che la natura manda nelle par-ti essacme, concaue, e canemone , poi che ui si è raffreddata; & confeguentmien te s’ingrossa, s’augumenta, e s’indurra: & , si come nel corpo. humano in diuerse parti, e per diuerse cause si seuopra : cosi in quel del cauallo in quattro modi si manifesta , i quali tutti si chiamano Galle , Ghier de, E orme, Sopr’ossa. Di questi, che fuor di natura per nutrimento superfluo, indigesto, e corrotto msulnl, tratte remo hora partii amento, e prima della Galla.

Delle Galle.

S1 generano le suddette indissilsitioni del corrotto some de genitori, ilquale (passe nel uasu della generai ione, ne’figliuoli , col tepo si suoprono.Onde fon detti morbi heredttasse. Et però si prouede, che gli sialloni, i quali i nominati morbi patifcono, non se mefcolino nelle razze. .Auuienne ancora il mal delle galle per troppa fatica, & massamamente per la durata ingiouentu senzialcun risoetto ; & in oltre per copia eli flegma, che in quei luoghi congelasi per la suagrauità, c si su duro ; & per la fumosità etiandio dell astalla, per la qual s’aprono i porri, e dan luogo, che le parti humide, egra ni calino al bassa; e per bagnarsi appresi su in quelle estremità senxa pli aseiugasse; la onde concentrato quel freddo concentra seco gli humori, che ui fon naturalmente racclk i ; il che cause questa m prcissiln timorose: perche il lodai sempre l’asciugar ben le gambe a caualli qua dl l’hanno bagnate ; & lauarle.anclra col liseiuo caldo a quelli, che sion di sun-guigna temperatura. .Accompagna cosi fatte infermità grane doglia, & na-suono ancor senza doglia; perche da malise alchi fon dette .Acquai uole, quando calano fenza dolore : il che auuiene alhora, che quella impresoione non è arriua-ta a siccità conueieuole. L’altre poi, che piu congelate, e dure dissandono, reca-no gran tormento. Ora per l'Acquaiuolesi deura, difgregando, e ratificando quell’humidita, non anc or congelata compiutamente, curarla cln unguento, set

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