Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
QUARTO. | 109 |
to nella sua bontà. Et perche forse ogniuno non intende che vuol dir Cavallo ombriano, vi dichiaro, che è quando egli va col viso chino, et sempre mira basso all’ombra sua: benche ora questo vocabolo sia corrotto, che volgarmente si dice Moriano. Finalmente userete ciascun di questi modi con piu, o meno libertà di mano, secondo più o meno il bisogno vi dimostrerà. Ma notate che fra le due redine dovete sempre tenere il dito picciolo auricolare, & che il monte di Venere con quella parte della linea vitale, che è vicino la giunta della mano, sia verso l’arcione, col dito pollicare di sopra le due redine, et sia girato alla banda destra. Però avvertite, che quanto più voltate il pugno, il dito picciolo vada di sotto, talmẽ en en te che se’l dito grosso pollicare anderà più presto allora di sopra verso il collo, che non verso l’arcione, tanto più verrà soggetto: ma ciò non accade sempre, ma si fara più o meno, secondo la qualità del Cavallo, & secondo che vi sforza la necessità.
[In che modo si hanno a portare in mano le false redini.]Et mi pare che sia pure a proposito che sappiate, che cavalcã an an do con le false redine, allora il vostro dito picciolo vada di fuora delle redine, & in mezo di esse in cambio di quello ponerci il seguente, che è il dito dell’anello, perche le redine con più facilità, & con maggior efficacia in questa maniera staranno soccorse dalle false redine.
[Avvertimẽ en en ti prima che si cavalchi, & quando si è a cavallo.]Ancora non mi par di tacere, che così come la prima cosa, che si vuol fare, avanti che si cavalchi, è vedere il barbazzale, se sta nel suo punto, & nella maglia dove conviene, & appresso mirar le cigne, se sono ben legate; così subitamente che gli sarete addosso, dovete aggiustarvi le redine alla man sinistra, del modo che conviene alla qualità del Cavallo, & dapoi vi dovete accommodare i vestimenti, fermandovi un pezzo in quella guisa, che un’altra fiata vi ho pur detto.
[Per qual cagioni non si dee portar alta la man del la briglia.]Le cagioni, per le quali la briglia non si ha da portar con la mano alta, sono infinite, & fra molte, a satisfattion di quegli che non hanno la vera capacità, con queste poche parole ne dirò alcune. Chi non sa, che portando la man della briglia sospesa, & alta, non pur solo il braccio facimente si stancherebbe; & al tenere, se pur bisegnasse, non potrebbe far quella storza, che gli convenisse: ma il Cavaliero non marebbe così bel vedere? Et chi non conosce, che portando la man alta, se gli potrebbono tagliare in battaglia sicuramente le redine? & che anco il Cavaliero non andrà talmente giusto, & unito, & stretto, come farebbe della maniera che vi ho detto? il che molto accade. Or chi non sa, che, allhora che si combatte, portando la mano alta, non solo si toglie la commodità della maggior difesa, che è nella spada a Cavallo, ma anco non si potrebbono così facilmente offender i nimici, quando vi fossero dalla banda sinistra, ove a loro sempre fareste sconcerto? Chi non su, che allora il Cavallo tuttavia piglierà libertà, & a poco a poco furandovi la mano, non solamente non si accorgerete dell’error suo, ma sara difficile che in quella guisa si