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106 LIBRO

parte avanti, & dietro. Il castigo di sproni non solo mirabilmente ferma & aggiusta, ma fa il Cavallo soggetto, & intelligente, & conforme al volere del Cavaliero. Il castigo di volta dimostra la misura, & vera forma del maneggio, non soolo a i repoloni, ma anco da fermo a fermo al raddoppiare. & a questo castigo di volta assai spesso, & quasi sempre ha da precedere il castigo di sprone, et se notate bene quel che ho detto, troverete che tutte queste cose ve le ho diffusamente dichiarate, & quando conviene usar l’un castigo, & quando l’altro, et quando giuntamente.

[In sette modi si può dare aiuto al cavallo, e quai sono.]Al Cavallo se gli può donare in sette modi parimente aiuto, di voce, di lingua, di bacchetta, di briglia, di polpe di gã an an be}, di staffa, et di sproni. Et tutti questi aiuti sono maravigliosi, quando si faranno a tempo, come chiaramente, quã an an to mi fu permesso dalla difficoltà della materia, avã an an ti ho detto, in tutte le parti dove occorse parlarne. & vi avverto che lo aiuto di staffa rare volte si usa, di che ben credo che nel mio discorrere vi sete accorti.

[Chi nõ on on ha la misura in aiutarlo a tem em po, nõ on on dee aiutarlo in alcũ un un modo, ma castigarlo a tem em po, quando erra.]Se non havete la misura in donargli alcun di questi aiuti a tempo, non vi bisognerà in niun modo aiutarlo; ma almeno allora habbiate solo cognitione di sapere a tempo servirvene in castigarlo quando egli erra, che sarà più facile, perche il Cavallo per timor di quello vi risponderà poi molto piu, che aiutandolo fuora di tempo, dove stordito senza intendere quel che volete si confonderebbe.

[In due modi si assicura, & si accarezza il cavallo.]Parmi ancora conveniente dirvi, che solo in due modi si assicura, & accarezza il Cavallo, con la voce piaceuole & bassa, et con la mano toccargli sopra la marcatura de i crini, over con essa ivi grattargli, & massimamente nel collo, o vicino sopra il garrese, o con la bacchetta si fara il simile; & a che tempo bisogna l’ho dichiarato. Et perche sarà molto più sicurtà del Cavallo accarezzarlo con la mano, perciò dico, che quã an an do volete far questo effetto, et tenete la bacchetta nella man destra, voi tantosto in quel tempo la dovete ponere a traverso, quasi per la metà di esso, nella man sinistra fra il dito grossa, & le redine, che cosi haverete la man destra libera per assacurarlo, & la bacchetta sempre vi starà facile, & assai commoda quando poi volete pigliarla: & sin che la tenerete con la man sinistra in quella guisa, vi farà parer Cavalier disposto, & non vi disturberà di cosa niuna.

[Il vero e buõ on on Cavaliero saprà dare a ten en po i castighi, e gli aiuti al cavallo: e come si guidi.]Et vi fo noto, che ogniun che saprà a tempo castigare il Cavallo cõ on on un di questi casiighi, che convenirà al suo fallo, & saprà a tempo donargli aiuto, più & men, secondo che gli bisogna, & a tempo saprà accarezzarlo, potrà ben chiamarsi Cavalier fondatissimo in questa facoltà. benche queste carezze a tempo non sono di tanta necessità, perche senza di essa, & solo con sapersi castigare, et aiutare quando conviene, verrà in ogni perfettione. nondimeno a maggior cautela, & per inanimarlo facilmete presto al bene, ho voluto dirlevi: tal che se pur alcuna volta si lasciano, non si può imputare a disordine. Ma per arrivare a tal