Pagina:Ordini di cavalcare (1571).djvu/114

98 LIBRO

Se il Cavallo è debole di lombi, farà quei passi di trotto terragnuoli, overamente elevandosi eguale, & sempre ad un numero, con le posate appresso di così bel garbo, & misura, che benche egli non aggroppi la capriola, sarebbe da lodarsi, & farebbe un bel vedere.

[A quai cavalli si cõ on on venga la capriola, & a quali i corvetti.]In questa maniera essendo il Cavallo per la ginetta, se gli potrebbono anco insegnare i corvetti. nondimeno quando è grande per la ghisa, molto più gli cõ on on viene la capriola, la qual facedosi bassa, poco differisce da i corvetti. che questi corvetti non solo si fanno caminando avanti, come conviene alla capriola, ma stando in un luogo, non partendosi per un pezzo, ballando sopra l’anche, & le braccia, & similmente dapoi ritrahendosi in dietro, & dall’uno, & dall’altro lato.

[Modo di dargli il galoppo gagliardo]Notate che quel che si sia in dar la capriola, ancora si farà quando volete donargli il galoppo gagliardo. Però in ogni due passi bisogna pigliare il tempo, et la misura, & aiutarlo. Ma in questo, & in dare i corvetti con l’arte non si potrebbe mai sforzare al tutto, s’egli naturalmente non fosse leggiero della persona, & di braccia, & di gambe.

[Modo d’insegnargli la ciã am am betta.]Se pur volete mostrargli che faccia la ciambetta, il che non solo farà util cosa, ma molto giova in dargli ornamento quando si maneggia, ponetevegli di sopra, & andatevene via in un lungo stretto, overamente in un fossa che sia fatto in una di quelle due guise, ch’io vi dissi agli ordini che correggono il Cavallo, che volta le anche prima delle spalle, & ivi pian piano lo volterete da man destra, & appresso da man sinistra tornando pure alla volta destra, da quarto in quarto, una, o due, o tre volte per mano, del modo che vi fu ragionato, quando parlai delle volte raddoppiate. perche essendo la strada stretta, & voltando lo stretto, il Cavallo sempre che si volta, non potendo al chiuder che di essa farà, senza fatica grande, incavallare il braccio, temerà di si battere l'altro braccio con quel braccio contrario della volta, da onde egli poi, per fuggir quello, bisogna che così duro di arco, & duro di collo, et fermo di testa lo sollevi in alto, & verrà con la ciambetta. talche prendendo quell’uso, ogni fiata che si aiuterà di sprone dalla banda contraria della volta, & che udirà l’aiuto di lingua, o giunti insieme, o l'uno, o l’altro, la farà sempre da quella banda dove si girerà, così come veramente li cõ on on viene. Ma si vuol ben avvertire, che il Cavallo in cambio di solleuare il braccio, nõ on on si faccia in dietro, overo in voltarsi esca dal fosso, il che sarebbe vitio, & opposito molto del vostro bisogno. però converrà che siate ben’accorto a voltarlo con fermezza, & temperamento di mano, et a tem em po, & a misura castigarlo, & tal’hor aiutarlo, & accarezzarlo cõ on on quei modi che ben credo che per havergli detti ora gli sapete, & da passo in passo vi saranno più noti; & pur su la strada stretta, o dentro quel fosso potreste o andar di passo, over di trotto quanto è lungo il repolone, overo anderete più al corto da quindici palmi, & dandogli da un capo la meza volta di man destra, & dall’altro capo la meza volta di man sinistra si adatterà con assai piu facilità il brac-