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blici? Se tanta retribuzione, merito e beneficio dobbiamo prestare alle membra particulari; quanto maggiore dobbiamo esporre allo universale corpo della Patria nostra comune? Donde sono i nostri primi naturali nascimenti? Dalla Patria. Donde sono le dolci procreazioni de’ figliuoli? Dalla Patria. Donde sono le care congiunzioni dei parenti? Dalla Patria. Donde sono le amantissime benivolenze e suavità degli amici? Dalla Patria? Non ci dà la Patria le publiche degnità? Non ci dà la Patria li magnificentissimi onori? Non ci conserva la Patria tutte le nostre umane felicità! Dove viviamo noi, se non nella Patria? Dove possediamo noi le nostre domestiche ricchezze, se non nella Patria? Dove sono tutti i nostri diletti, e tutti i nostri sollazzi, tutte le nostre giocondità; e finalmente tutti i nostri beni, e le nostre fortune pubbliche e private; se non nella Patria? Chi ci difende, chi ci aiuta, chi ci consiglia, chi ci sovviene in tutti i nostri bisogni, in tutte le nostre opportunità, se non la Patria? Sommi adunque e singulari affetti con somma fede, amore e benivolenza dobbiamo alla Patria nostra portare, alla quale per tanti supremi beneficii, per tanti liberalissimi meriti per certo degnamente siamo obbligati e sottoposti. Sempre debbe essere negli animi nostri impresso il dolce reverendo suo nome; sempre dobbiamo nella salute e nella incolumità pubblica fissi tenere i pensieri nostri; sempre del comune bene, tranquillità, pace e pubblico riposo pensare. Dobbiamo ricordarci delle parole di Publio Cornelio Scipione Africano, il quale essendo domandato, quello che faceva quando era solo, rispose: Io non sono mai meno solo, che quando io sono solo. O voce magnifica e d’intelletto grande e claro certissimamente degna! Il quale, se cotanto più liberamente pensava nelli singulari e bellissimi doni, che e’ si vedeva ricevere dalla Repubblica sua, e quelli pensando si sſorzava con sommo studio, opera e diligenzia meritare. Dobbiamo eziandio tutto il potere nostro umano esporre allo aiuto e presidio della nostra Repubblica, e in questo tutte le nostre