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INDOVINELLI.
I.
Mi nutrisco per le rene:
Vo vestita di catene:
Verso il sangue e non ho vene:
Vivo sotterra tra ferite e pene;
E spenta, all’aria torno, e quivi ho bene.
La botte.
II.
Quand’io più son innocente
Impiccata sto pendente;
E m’onora allor la gente
Che mi vede d’ira ardente,
E nel far male altrui mi tien valente.
La spada.
III.
Dormo ’l dì, veglio la sera,
Non ho occhi e lume veggo,
Ciondoloni in aria seggo,
Olio beo e mangio cera.
La lanterna.
IV.
Senza capo io ho cappello,
Senza spalle io ho mantello,
Senza mano ugna e nodello:
Ho molte dita e non vi porto anello.
Il cappellinajo.