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LA PASSIONE
O tementi dell’ira ventura,
Cheti e gravi oggi al tempio moviamo,
Come gente che pensi a sventura,
4Che improvviso s’intese annunziar.
Non s’aspetti di squilla il richiamo;
Nol concede il mestissimo rito;
Qual di donna che piange il marito,
8È la veste del vedovo altar.
Cessan gl’inni e i misteri beati,
Tra cui scende, per mistica via,
Sotto l’ombra de’ pani mutati,
12L’ostia viva di pace e d’amor.
S’ode un carme: l’intento Isaia
Proferì questo sacro lamento,
In quel dì che un divino spavento
16Gli affannava il fatidico cor.